La Scapigliatura trae la sua ispirazione dai poeti maledetti. Verga, nella prefazione di Eva, compie una dichiarazione circa l'arte come specchio della società in cui vive: accusa la società borghese di ipocrisia, denuncia l'attaccamento al guadagno delle banche e delle compagnie, la perdita del gusto per l'arte.
L'obiettivo degli scapigliati è quello di raccontare il «vero», contrapposto al “Vero”1). Tale movimento si sente come un funambolo tra la nostalgia per ciò che non c'è più, e voler raccontare immagini “impoetiche”. Gli scapigliati provano a compiere una rivoluzione, creando un unico linguaggio sinestetico che unisca tutti i tipi di linguaggio.