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Descartes

Cartesio (italianizzazione di René Descartes) fu un filosofo razionalista francese. Nacque nel 1596 nella Loira (Francia) e morì nel 1650 a Stoccolma (Svezia). Come filosofo, Cartesio fa del dubbio un pilastro fondamentale della sua filosofia, tuttavia riconoscendo nell'auto-esistenza una certezza innata (gli uomini sanno di esistere in quanto in grado di pensare), principio riassunto nella celebre locuzione: «Cogito, ergo sum», in contrapposizione ai filosofi scettici. Egli afferma che non esiste alcuna garanzia di saper discernere la veglia dal sogno: l'evidenza del sogno può essere tanto verosimile quanto quella dello stato di veglia. Pertanto, è possibile acquisire qualsiasi conoscenza sia da svegli, sia sognanti.

Secondo Cartesio, la conoscenza proviene dall'osservazione dell'evidenza, sottoposta al criterio di giudizio della ragione.

Cartesio studiò nel collegio gesuita di La Flèche e nel 1628 si trasferì in Olanda, condividendo quegli ideali sociali, politici, economici e religiosi su cui si fondava il liberalismo olandese. Aveva in piano di pubblicare un ambizioso trattato di fisica e cosmologia, progetto a cui si vide tuttavia costretto a rinunciare dopo la condanna di Galilei per aver sostenuto la sua stessa tesi – l'eliocentrismo – nel Dialogo sui massimi sistemi.

Le sue principali opere sono:

  • Regole per dirigere l'ingegno: scritta nei suoi viaggi in Europa durante la Guerra dei trent'anni, racchiude le sue conoscenze di matematica, fisica e logica formale.
  • Discorso sul Metodo