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filosofia:hegel [2021/12/18 16:28] – alex2003super | filosofia:hegel [2022/06/14 14:19] (versione attuale) – Schelling non parla della triade spirito teoretico, pratico e libero, e grazie a dio un Hegel basta e avanza the_blaster |
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* Spirito assoluto | * Spirito assoluto |
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Nello Spirito, diviso in soggettivo, oggettivo e assoluto, Schelling inizia dallo <color #ff7f27>Spirito soggettivo</color>, che è così strutturato: | Nello Spirito, diviso in soggettivo, oggettivo e assoluto, Hegel inizia dallo <color #ff7f27>Spirito soggettivo</color>, che è così strutturato: |
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* Antropologia | * Antropologia |
La forma ideale dello Stato è la monarchia costituzionale. Non ci può essere un diritto internazionale che regoli i rapporti tra gli Stati in quanto ciascuno Stato ha il diritto di esprimersi nella maniera più compiuta: si tratta di una giustificazione della guerra, in quanto manifestazione dello Spirito Assoluto. In //Sulla Filosofia della Storia// Hegel mostra come lo sviluppo della storia segue questo corso, ed è opposto a una visione provvidenzialistica della storia (la Provvidenza è una concezione irrazionale): il modello che Hegel propone è l'espansione razionale dello Spirito assoluto in divenire, che tende a volersi esprimere al massimo. La Storia diventa pertanto palcoscenico dell'astuzia dello spirito, che a volte si serve di determinati popoli, circostanze e individui per svilupparsi sempre di più e sempre al meglio. Il singolo individuo si sente pertanto realizzato nell'esprimersi liberamente come parte dello Spirito assoluto: nel popolo tedesco si incarna pertanto questa tendenza alla libertà che si materializzerà nell'idea di //lebensraum// (Spazio vitale) nel nazismo. | La forma ideale dello Stato è la monarchia costituzionale. Non ci può essere un diritto internazionale che regoli i rapporti tra gli Stati in quanto ciascuno Stato ha il diritto di esprimersi nella maniera più compiuta: si tratta di una giustificazione della guerra, in quanto manifestazione dello Spirito Assoluto. In //Sulla Filosofia della Storia// Hegel mostra come lo sviluppo della storia segue questo corso, ed è opposto a una visione provvidenzialistica della storia (la Provvidenza è una concezione irrazionale): il modello che Hegel propone è l'espansione razionale dello Spirito assoluto in divenire, che tende a volersi esprimere al massimo. La Storia diventa pertanto palcoscenico dell'astuzia dello spirito, che a volte si serve di determinati popoli, circostanze e individui per svilupparsi sempre di più e sempre al meglio. Il singolo individuo si sente pertanto realizzato nell'esprimersi liberamente come parte dello Spirito assoluto: nel popolo tedesco si incarna pertanto questa tendenza alla libertà che si materializzerà nell'idea di //lebensraum// (Spazio vitale) nel nazismo. |
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Nello Spirito oggettivo, oltre all'//Enciclopedia// .. bisogna ricordare i //Lineamenti della Filosofia del Diritto//. | <WRAP center right round tip 40%> |
| Nello Spirito assoluto, oltre all'//Enciclopedia//, bisogna ricordare i //Lineamenti della Filosofia del Diritto//. |
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Lo Spirito assoluto è lo Spirito che dopo essersi realizzato nel concreto torna all'idea. La triade dello Spirito assoluto è un ritorno consapevole alla parte razionale dopo un //Aufhebung//: | Lo Spirito assoluto è lo Spirito che dopo essersi realizzato nel concreto torna all'idea. La triade dello Spirito assoluto è un ritorno ideale e consapevole alla parte razionale dopo un //Aufhebung//: |
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* Arte | * Arte |
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L'arte è così strutturata: | L'arte è così strutturata: |
* Forme sensibili (architettura) -> prime a essere percepite: vengono consapevolizzate in modo immediato e intuitivo, nella realizzazione del cosiddetto //bello artistico//; Spirito e Natura si presentano come un tutt'uno. C'è comunque uno squilibrio tra contenuto spirituale e forma: le forme sensibili attraverso cui si esprime sono simboliche e non perfettamente sviluppate, fino a scadere nello spazio inutile. | * **Arte simbolica** delle forme sensibili (architettura) -> prime a essere percepite: vengono consapevolizzate in modo immediato e intuitivo, nella realizzazione del cosiddetto //bello artistico//; Spirito e Natura si presentano come un tutt'uno. C'è comunque uno squilibrio tra contenuto spirituale e forma: le forme sensibili attraverso cui si esprime sono simboliche e non perfettamente sviluppate, fino a scadere nello spazio inutile. |
* Arte classica (scultura) -> l'equilibrio tra forma e contenuto sembra essere raggiunto. La forma sensibile attraverso cui si esprime è la figura umana, e l'opera simbolo dell'arte classica è la scultura. | * **Arte classica** (scultura) -> l'equilibrio tra forma e contenuto sembra essere raggiunto. La forma sensibile attraverso cui si esprime è la figura umana, e l'opera simbolo dell'arte classica è la scultura. |
* Arte romantica (pittura, musica, poesia) -> vi è un nuovo squilibrio tra forma spirituale e forma sensibile: le forme acquisiscono la loro consapevolezza nell'essere incapaci di rappresentare la potenza dello Spirito | * **Arte romantica** (pittura, musica, poesia, particolarmente sviluppate contemporaneamente a Hegel) -> vi è un nuovo squilibrio tra forma spirituale e forma sensibile: lo Spirito acquisisce la consapevolezza che le forme sensibili sono incapaci di rappresentare la propria forza spirituale. |
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Visto che lo Spirito è più forte delle forme che dovrebbe esprimere il manufatto artistico, si ha una morte dell'arte per sovrabbondanza dello spirito: si torna a Schelling. | Visto che lo Spirito è più forte delle forme che dovrebbe esprimere il manufatto artistico, si ha una smaterializzazione dell'arte: morte naturale per sovrabbondanza dello spirito; si torna a Schelling. |
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La Religione è a metà tra l'intuizione dell'artista che crea e la ragione della filosofia, che è l'ultimo passaggio. È rappresentazione che io mi faccio della divinità (ha comunque una dimensione sensibile) e non procede dialetticamente/razionalmente, ma tramite dogmi, che non mi rendono ragione dello Spirito. L'assoluto diventa sempre una rappresentazione in me, non riesco ad assumerlo in modo universale ma sempre soggettivo. È una religione che proviene dall'esterno e va accettata. | La Religione è a metà tra l'intuizione dell'artista che crea e la filosofia nella sua razionalità (quest'ultima è l'ultimo passaggio). È rappresentazione che io mi faccio di Dio (ha comunque una dimensione sensibile) e non procede dialetticamente/razionalmente, ma tramite dogmi, che non mi rendono ragione dello Spirito. L'assoluto diventa sempre una rappresentazione in me, non riesco ad assumerlo in modo universale ma sempre soggettivo. È una religione che proviene dall'esterno e va accettata. |
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Il //sentimento// costituisce la prima forma di percezione di Dio da parte della Coscienza (qualcosa in più rispetto all'intuizione artistica). Esso porta alle religioni, che sono ripartite in: | Il //sentimento// costituisce la prima forma di percezione di Dio da parte della Coscienza (il sentimento è qualcosa in più rispetto all'intuizione artistica). Esso porta alle religioni, che sono ripartite in: |
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* **Religioni naturali** -> seppellisce lo Spirito nella Natura (prime filosofie, panteismo ecc.) | * **Religioni naturali** -> seppelliscono lo Spirito nella Natura (prime filosofie, panteismo ecc.) |
* Religioni naturali che trapassano in **religioni della libertà** -> Dio è spirito libero, sta sopra (persiani, siriaci, egiziani) | * **Religioni della libertà** -> Dio è spirito libero, sta sopra (persiani, siriaci, egiziani) |
* **Religioni dell’individualità spirituale** -> Dio appare in forma spirituale (in sembianze umane) (giudaica((Nonostante monoteistica, ha una forma della rappresentazione del Dio come persona, ed è pertanto ritenuta arretrata. Questo non è in contrasto con le sue altre teorie della religione, poiché ha sempre descritto sotto una luce negativa il Dio degli ebrei, pertanto è equiparato alla religione pagana.)), greco-romana nell'ultima forma) | * **Religioni dell’individualità spirituale** -> Dio appare in forma spirituale (in sembianze umane) (giudaica((Nonostante monoteistica, ha una forma della rappresentazione del Dio come persona, ed è pertanto ritenuta arretrata. Questo non è in contrasto con le sue altre teorie della religione, poiché ha sempre descritto sotto una luce negativa il Dio degli ebrei, pertanto è equiparato alla religione pagana.)), greco-romana nell'ultima forma) |
* **Religione assoluta** -> la coscienza in una singola entità spirituale che si afferma come spirito assoluto --- puro spirito/concetto (cristiana) | * **Religione assoluta** -> la coscienza in una singola entità spirituale che si afferma come spirito assoluto --- puro spirito/concetto (cristiana) |
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Il passaggio alla religione assoluta, che vede la visione di Dio ideale uscire di sé in una naturale, superare la natura e giungere alla dimensione concettuale, sancisce il passaggio dalla religione alla filosofia. La religione risulta funzionale a comprendere lo Spirito Assoluto nella sua rappresentazione, ma la prassi religiosa dell'uomo moderno deve dissolversi nell'agire secondo etica: Hegel non è dunque profondamente credente, ma come espone nella maturità, la rappresentazione di Dio coincide con quella dello Spirito, ed Hegel è un idealista. | Il passaggio alla religione assoluta, che vede la visione di Dio ideale uscire di sé in una naturale, superare la natura e giungere alla dimensione concettuale, sancisce il passaggio dalla religione alla filosofia. La religione risulta funzionale a comprendere lo Spirito Assoluto nella sua rappresentazione, ma la prassi religiosa dell'uomo moderno deve dissolversi nell'agire secondo etica (moderna eticità): Hegel non è dunque profondamente credente, ma come espone nella maturità, la rappresentazione di Dio coincide con quella dello Spirito, ed Hegel è un idealista. |
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Passati alla filosofia, ove lo spirito è divenuto concetto, **l'Idea è Spirito**. La filosofia è contemporaneamente anche storia della filosofia, e si presenta in ottica idealistica hegeliana non solo come un metodo di approccio allo spirito (puramente concettuale), ma anche come un metodo che vede il dipanarsi di sé stesso storicamente. | Passati alla filosofia, ove lo spirito è divenuto concetto e non più rappresentazione (Dio), **l'Idea è Spirito**. La filosofia è contemporaneamente anche storia della filosofia, e si presenta in ottica idealistica hegeliana non solo come un metodo di approccio allo spirito (puramente concettuale), ma anche come un metodo che vede il dipanarsi di sé stesso storicamente. Secondo Hegel, dopo di lui la filosofia non ha più niente da mostrare, riprendendo la concezione secondo cui l'idealismo è un sistema di sviluppo dello Spirito in chiave storica di cui Hegel è il culmine. |
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| ===== Schema complessivo ===== |
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