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filosofia:marx [2022/03/05 18:47] – [L'alienazione] the_blaster | filosofia:marx [2022/06/29 20:05] (versione attuale) – alex2003super |
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È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse: | È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse: |
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>Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario. | >Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario.((Commento //Franco//: Ma infatti penso che nessuno lo consideri uno scienziato, quindi ci è riuscito. Tutti lo considerano come "uno che ha inventato il comunismo")) |
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La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)). | La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)). |
==== Critica a Feuerbach ==== | ==== Critica a Feuerbach ==== |
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L'alienazione è spiegata nelle //Tesi su Feuerbach//, in particolare nella sesta e nella settima. Marx si sente distante dall'alienazione secondo Feuerbach: entrambi rovesciano la prassi, e ciò che per Hegel era soggetto deve essere predicato, e ciò che era oggetto deve diventare soggetto, con lo spirito come sola conseguenza della realtà effettuale. Ma, come Marx esprime nella sesta tesi, la differenza tra lui e Feuerbach è che il rovesciamento per Feuerbach è religioso, e pertanto si vira sull'antropologia, e la necessità di riacquistare le qualità che l'uomo si è tolto mettendole nel culto di Dio: si ha quindi un passaggio al culto dell'uomo. Per Marx, l'uomo deve vivere ed essere sempre in un contesto sociale e storico. Non è un uomo che vive nell'iperuranio, ed è frutto e conseguenza di un determinato contesto storico-sociale. Parlare di antropologia e sfociare nella fisiologia (<<l'uomo è ciò che mangia>>) non libera l'uomo dalla costitutiva alienazione: lo fa vivere meglio ma non lo toglie dalla condizione di essere sfruttato e alienato. La disalienazione proposta da Feuerbach è teorica, spirituale, e aver individuato il difetto fondamentale di Hegel non ha alcun frutto, se ciò non porta a una riflessione di carattere storico-sociale. | L'alienazione è citata anche nelle //Tesi su Feuerbach//, e le più famose sono la sesta e la settima. Marx si sente distante dall'alienazione secondo Feuerbach: entrambi rovesciano la prassi, e ciò che per Hegel era soggetto deve essere predicato, e ciò che era oggetto deve diventare soggetto, con lo spirito come sola conseguenza della realtà effettuale. Ma, come Marx esprime nella sesta tesi, la differenza tra lui e Feuerbach è che il rovesciamento per Feuerbach è religioso, e pertanto si vira sull'antropologia, e la necessità di riacquistare le qualità che l'uomo si è tolto attribuendole a Dio: si ha quindi un passaggio al culto dell'uomo (infatti, come dice Feuerbach, la teologia è un' antropologia capovolta). Per Marx, invece, l'uomo deve vivere ed essere sempre in un contesto sociale e storico. Non è un uomo che vive nell'iperuranio, ed è frutto e conseguenza di un determinato contesto storico-sociale. Parlare di antropologia e sfociare nella fisiologia (<<l'uomo è ciò che mangia>>) non libera l'uomo dalla costitutiva alienazione: lo fa vivere meglio ma non lo toglie dalla condizione di essere sfruttato e alienato. La disalienazione proposta da Feuerbach è teorica, spirituale, e aver individuato il difetto fondamentale di Hegel non ha alcun frutto, se ciò non porta a una riflessione di carattere storico-sociale. |
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Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa. | Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa. |
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Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei poveri, modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto. | Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei popoli, modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto. |
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==== La Storia e le Ideologie ==== | ==== La Storia e le Ideologie ==== |
Marx descrive in un'ottica tutto sommato positiva le rivoluzioni borghesi, che hanno eliminato il sistema feudale. Tuttavia, la borghesia è diventata in seguito classe dominante e di conseguenza oppressore. | Marx descrive in un'ottica tutto sommato positiva le rivoluzioni borghesi, che hanno eliminato il sistema feudale. Tuttavia, la borghesia è diventata in seguito classe dominante e di conseguenza oppressore. |
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Marx va ad analizzare le varie società con le varie forme di produzione: arcaica, asiatica, antica, feudale e infine quella socialista, a cui la società dovrà tendere. Non vi è un provvidenzialismo storico, né dal punto di vista cristiano, né da quello idealista dello Stato che deve realizzarsi. Lo Stato non esiste come entità superiore, ed è formato dalla comunità degli esseri umani suoi cittadini che ne fanno parte e che vengono oppressi: nel Cristianesimo infatti gli uomini, in quanto creature di Dio, sono strumenti nelle mani del Signore, la medesima prospettiva dell'Idealismo. | Marx va ad analizzare le varie società con le varie forme di produzione: arcaica, asiatica, antica, feudale e infine quella futura comunista, a cui la società dovrà tendere. Non vi è un provvidenzialismo storico, né dal punto di vista cristiano, né da quello idealista dello Stato che deve realizzarsi. Lo Stato non esiste come entità superiore, ed è formato dalla comunità degli esseri umani suoi cittadini che ne fanno parte e che vengono oppressi: nel Cristianesimo infatti gli uomini, in quanto creature di Dio, sono strumenti nelle mani del Signore, la medesima prospettiva dell'Idealismo. |
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Solo coloro che abbatteranno il regime capitalista, realizzando il comunismo, saranno liberi. L'abbattimento non sarà frutto di una rivoluzione, ma avverrà spontaneamente, poiché il capitalismo ha dentro di sé un baco che ne causerà il crollo. Nell'Ottocento, la società in sviluppo è la società capitalistica, che si sviluppa in vari luoghi; ciò ha come conseguenza lo sviluppo del sistema capitalistico, che porta allo sviluppo della classe antagonista ai capitalisti: la classe proletaria. Quando i proletari acquisiranno consapevolezza della propria condizione di oppressi e quando il processo di sviluppo capitalistico sarà giunto a maturazione, e al suo conseguente collasso, i proletari di tutto il mondo si uniranno per compiere la rivoluzione e prendere il potere, l'avanguardia di tutti gli oppressi che riescono a essere in virtù della loro consapevolezza. Tale presa di coscienza si conquista tramite il processo produttivo, qualcosa che il contadino non può percepire, quindi l'avanguardia che guida tutto il processo rivoluzionario avverrà solo nel sistema capitalistico, ed essendo internazionale non può avere bandiere. | Solo coloro che abbatteranno il regime capitalista, realizzando il comunismo, saranno liberi. L'abbattimento non sarà frutto di una rivoluzione, ma avverrà spontaneamente, poiché il capitalismo ha dentro di sé un baco che ne causerà il crollo. Nell'Ottocento, la società in sviluppo è la società capitalistica, che si sviluppa in vari luoghi; ciò ha come conseguenza lo sviluppo del sistema capitalistico, che porta allo sviluppo della classe antagonista ai capitalisti: la classe proletaria. Quando i proletari acquisiranno consapevolezza della propria condizione di oppressi e quando il processo di sviluppo capitalistico sarà giunto a maturazione, e al suo conseguente collasso, i proletari di tutto il mondo si uniranno per compiere la rivoluzione e prendere il potere, l'avanguardia di tutti gli oppressi che riescono a essere in virtù della loro consapevolezza. Tale presa di coscienza si conquista tramite il processo produttivo, qualcosa che il contadino non può percepire, quindi l'avanguardia che guida tutto il processo rivoluzionario avverrà solo nel sistema capitalistico, ed essendo internazionale non può avere bandiere. |
==== Teoria del Valore ==== | ==== Teoria del Valore ==== |
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Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il lavoro d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta. | Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il valore d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta. |
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Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo. | Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo. |
Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica: | Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica: |
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* Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**":\\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere | * Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**": \\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere |
* Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**":\\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$ | * Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**": \\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$ |
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Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: | Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: |