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filosofia:marx [2022/03/06 09:32] – [La Storia e le Ideologie] the_blaster | filosofia:marx [2022/06/29 20:05] (versione attuale) – alex2003super |
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È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse: | È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse: |
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>Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario. | >Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario.((Commento //Franco//: Ma infatti penso che nessuno lo consideri uno scienziato, quindi ci è riuscito. Tutti lo considerano come "uno che ha inventato il comunismo")) |
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La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)). | La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)). |
Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa. | Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa. |
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Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei popoli ((e non dei poveri)), modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto. | Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei popoli, modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto. |
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==== La Storia e le Ideologie ==== | ==== La Storia e le Ideologie ==== |
==== Teoria del Valore ==== | ==== Teoria del Valore ==== |
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Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il lavoro d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta. | Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il valore d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta. |
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Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo. | Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo. |
Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica: | Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica: |
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* Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**":\\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere | * Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**": \\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere |
* Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**":\\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$ | * Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**": \\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$ |
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Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: | Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: |