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Linea 21: Linea 21:
 È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse: È errata la contrapposizione materialismo storico <-> scientifico: il materialismo scientifico è una spiegazione con nuovi strumenti del materialismo storico. Vengono dimostrate le tesi del materialismo con formule matematiche; sulla tomba dell'amico Marx, Engels disse:
  
->Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario.+>Guai a chi vuole ricordare Marx come uno scienziato; egli fu prima di ogni cosa un rivoluzionario.((Commento //Franco//: Ma infatti penso che nessuno lo consideri uno scienziato, quindi ci è riuscito. Tutti lo considerano come "uno che ha inventato il comunismo"))
  
 La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)). La caratteristica fondamentale di Marx è quella di anteporre alla teoria la prassi: le teorie devono portare ad agire, e non è una filosofia <<speculativa>>((Tutto ciò che è astratto e non prevede un'azione sulla realtà è speculativo)).
Linea 86: Linea 86:
 Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa. Nella settima tesi, Marx afferma che la religione accusata da Feuerbach di privarci delle nostre prerogative in quanto esseri umani potenti, non ha alcuna base di verità, è un prodotto inesistente, spirituale, dello stesso uomo socialmente contestualizzato nel tempo e nello spazio. Non esiste religione indipendente dalla società in cui la si pratica, ed è uno specchio di essa.
  
-Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei popoli ((e non dei poveri)), modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto.+Negli //Annali Franco-Tedeschi//, così come nel Manifesto, la religione è descritta come l'oppio dei popoli, modo di sopprimere la volontà del popolo oppresso. Essa è prodotta dalla classe sociale egemone nel contesto storico-sociale in cui viene praticata, in quanto è funzionale al mantenimento dello //status quo// in una data società. L'ambito religioso è intrinsecamente alienante, e la disalienazione dell'uomo non può avvenire con una diversa considerazione della religione, ossia trasformandola da religione ad antropologia, ma eliminandola in toto.
  
 ==== La Storia e le Ideologie ==== ==== La Storia e le Ideologie ====
Linea 128: Linea 128:
 ==== Teoria del Valore ==== ==== Teoria del Valore ====
  
-Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il lavoro d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta.+Il primo dato da cui parte Marx è l'elemento fondamentale dell'economia: la merce. La merce, oltre al valore di mercato dell'economia classica, ha un valore d'uso e un valore di scambio. Il primo, il valore d'uso, afferisce a ciò che la merce serve, il secondo si aggiunge al valore d'uso, ma è disgiunto da esso: il valore di scambio dipende dal lavoro socialmente necessario per realizzare una merce. Si aggiunge a questi valori principali, inerentemente al valore di scambio, il valore che si dà ad una merce nell'ambito del mercato, conseguentemente alla domanda e all'offerta.
  
 Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo. Il rischio in cui si incorre è il feticismo delle merci, che oggi esiste nella forma del consumismo.
Linea 134: Linea 134:
 Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica: Analizzato il valore della merce in sé, Marx confronta l'economia classica e quella capitalistica:
  
-  * Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**":\\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere +  * Nell'economia classica, a base prevalentemente agricola, vi è uno schema "**M-D-M**": \\ Si produce e accumula **M**erce (es. grano), si vende ottenendo **D**enaro, il quale a sua volta si usa per acquistare **M**erce per vivere 
-  * Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**":\\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$+  * Nel capitalismo, lo schema è "**D-M-D<sup>1</sup>**": \\ il **D**enaro viene investito per produrre **M**erce, e così si riottiene il **D**enaro originale **maggiorato** da un plusvalore (valore maggiorato); la merce in questione comprende anche il lavoro salariato degli operai, che comprende un pluslavoro corrispondente al lavoro necessario a produrre il pluslavore stesso, e il salario originale è il denaro.\\ Il plusvalore è dunque espresso dalla formula $D - D^{1}$
  
 Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: Il plusvalore non è il <<profitto>> del capitalista. Il capitale è infatti costituito da capitale variabile (i salari) e capitale costante (i mezzi di produzione). Mentre il plusvalore è solo un valore netto, quasi teorico, bisogna effettuare un'inferenza((pag. 119)), la tendenza del plusvalore, che lo riporta nella realtà effettiva: si tratta del saggio del plusvalore, che va misurato con una frazione: