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Il romanzo //Una vita//((titolo originale che Svevo aveva in mente: //Un inetto//)) è pubblicato a spese di Svevo nel 1892, quasi trent'anni prima de //La coscienza di Zeno//. Il titolo lascia intuire una certa vivacità rispetto all'inetto. Gli editori si rifiutano di pubblicarlo con il titolo //Un inetto//, ma Svevo aveva precisamente in mente di parlare di un antieroe, incapace di agire, di prevedere ciò che gli accadrà. L'opera risulta un fiasco totale. | Il romanzo //Una vita//((titolo originale che Svevo aveva in mente: //Un inetto//)) è pubblicato a spese di Svevo nel 1892, quasi trent'anni prima de //La coscienza di Zeno//. Il titolo lascia intuire una certa vivacità rispetto all'inetto. Gli editori si rifiutano di pubblicarlo con il titolo //Un inetto//, ma Svevo aveva precisamente in mente di parlare di un antieroe, incapace di agire, di prevedere ciò che gli accadrà. L'opera risulta un fiasco totale. |
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Il protagonista, Alfonso Nitti, viene dalla campagna. Orfano di padre e attaccato alla madre, in povertà trova un lavoro presso una banca privata: la Banca Maller. Lavora come contabile, ed è costretto dalla necessità a svolgere una professione noiosa. Ha studiato letteratura, disprezza chi gli sta accanto, ma al contempo è profondamente frustrato per il suo lavoro umile e per i colleghi che gli rinfacciano di essere incapace. Maller, capo ricchissimo per cui Alfonso è fortemente invidioso, dà una festa a casa sua e invita tutti gli impiegati. Conosce Annetta, la figlia di Maller, e il suo alter-ego -- Macario -- esatto contrario di Alfonso. Annetta si innamora di Alfonso e inizia a chiedergli una collaborazione, in quanto Alfonso è bravo a scrivere. Alfonso e Annetta diventano amanti: egli ha l'opportunità di sposarla e cambiare la sua vita, ma poiché non la ama realmente scappa nel paese dalla madre. In paese la madre sta male e muore. Non avendo avvisato Annetta, il rapporto tra i due cade e Annetta si fidanza con Macario. Alfonso diventa geloso di Annetta, e al ritorno di Alfonso alla banca, per via dei pettegolezzi, Alfonso è disprezzato da tutti e visto come vigliacco. Maller, per via delle assenze non giustificate di Alfonso, lo mette a svolgere un lavoro ancora più umile. Alfonso minaccia scherzosamente Maller di rivelare la compromissione della figlia, e scrive ad Annetta per fare in modo che il padre la smetta di perseguitarlo in ufficio, ma soprattutto per ricucire i rapporti. Annetta vede tuttavia la situazione come un ricatto, e manda il fratello a incontrarsi con Alfonso. Il fratello lo sfida a duello, e Alfonso che è un perdente si lascia uccidere: trova una situazione nella morte. | Il protagonista, Alfonso Nitti, viene dalla campagna. Orfano di padre e attaccato alla madre, in povertà trova un lavoro presso una banca privata: la Banca Maller. Lavora come contabile, ed è costretto dalla necessità a svolgere una professione noiosa. Ha studiato letteratura, disprezza chi gli sta accanto, ma al contempo è profondamente frustrato per il suo lavoro umile e per i colleghi che gli rinfacciano di essere incapace. Maller, capo ricchissimo per cui Alfonso è fortemente invidioso, dà una festa a casa sua e invita tutti gli impiegati. Conosce Annetta, la figlia di Maller, e il suo alter-ego -- Macario -- esatto contrario di Alfonso. Annetta si innamora di Alfonso e inizia a chiedergli una collaborazione, in quanto Alfonso è bravo a scrivere. Alfonso e Annetta diventano amanti: egli ha l'opportunità di sposarla e cambiare la sua vita, ma poiché non la ama realmente scappa nel paese dalla madre. In paese la madre sta male e muore. Non avendo avvisato Annetta, il rapporto tra i due cade e Annetta si fidanza con Macario. Alfonso diventa geloso di Annetta, e al ritorno di Alfonso alla banca, per via dei pettegolezzi, Alfonso è disprezzato da tutti e visto come vigliacco. Maller, per via delle assenze non giustificate di Alfonso, lo mette a svolgere un lavoro ancora più umile. Alfonso minaccia scherzosamente Maller di rivelare la compromissione della figlia, e scrive ad Annetta per fare in modo che il padre la smetta di perseguitarlo in ufficio, ma soprattutto per ricucire i rapporti. Annetta vede tuttavia la situazione come un ricatto, e manda il fratello a incontrarsi con Alfonso. Il fratello lo sfida a duello, e Alfonso che è un perdente si lascia uccidere: trova una soluzione nella morte. |
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I principali modelli sono l'impianto naturalismo, che si trova nella descrizione dettagliata dell'ambiente in cui vive e lavora Alfonso Nitti, e nella allusione continua nella lotta alla vita che non è economica, come l'aveva intesa Verga, e anche il modello del romanzo di formazione, come i //Dolori del giovane Werther//, che non riuscendo a trovare un risvolto ai propri problemi nella vita, sceglie la non-vita. La base è inoltre romantica, con un insieme delle solite figure (il solitario, la vittima ecc.) consolidate in Alfonso. | I principali modelli sono l'impianto naturalistico, che si trova nella descrizione dettagliata dell'ambiente in cui vive e lavora Alfonso Nitti, e nella allusione continua nella lotta alla vita che non è economica, come l'aveva intesa Verga, e anche il modello del romanzo di formazione, come i //Dolori del giovane Werther//, che non riuscendo a trovare un risvolto ai propri problemi nella vita, sceglie la non-vita. La base è inoltre romantica, con un insieme delle solite figure (il solitario, la vittima ecc.) consolidate in Alfonso. |
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L'inetto non è un modello nuovo (v. letteratura russa, tedesca). Esso è caratterizzato da: | L'inetto non è un modello nuovo (v. letteratura russa, tedesca). Esso è caratterizzato da: |
//La coscienza di Zeno// è un romanzo estremamente particolare: è scritto venticinque anni dopo rispetto ai due romanzi precedenti, ed è profondamente diverso in quanto Svevo stesso è cambiato((si è sposato con una ragazza di buona famiglia, gestendo un'azienda da uomo di succeso --- è la stessa figura borghese interessata al danaro che criticava nella sua letteratura, denunciando persino l'intero ambito della letteratura)), nonché il mondo((c'è stata la [[storia:prima_guerra_mondiale|Prima Guerra Mondiale]], con conseguenze economiche e culturali, la crisi del [[filosofia:positivismo|positivismo]] e l'emersione di [[italiano:avanguardie|avanguardie]] e di elementi culturali inaspettati, tra cui la [[filosofia:freud|psicanalisi]] e la relatività di Einstein)). Il romanzo è del 1923. | //La coscienza di Zeno// è un romanzo estremamente particolare: è scritto venticinque anni dopo rispetto ai due romanzi precedenti, ed è profondamente diverso in quanto Svevo stesso è cambiato((si è sposato con una ragazza di buona famiglia, gestendo un'azienda da uomo di succeso --- è la stessa figura borghese interessata al danaro che criticava nella sua letteratura, denunciando persino l'intero ambito della letteratura)), nonché il mondo((c'è stata la [[storia:prima_guerra_mondiale|Prima Guerra Mondiale]], con conseguenze economiche e culturali, la crisi del [[filosofia:positivismo|positivismo]] e l'emersione di [[italiano:avanguardie|avanguardie]] e di elementi culturali inaspettati, tra cui la [[filosofia:freud|psicanalisi]] e la relatività di Einstein)). Il romanzo è del 1923. |
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Ora i capitoli non seguono più una trama seguibile linearmente: ciascun capitolo delinea un evento dell'esistenza di Zeno, tuttavia non sono raccontati cronologicamente, ma sono sequenze di continui flashback, ritorni al presente e commenti del protagonista su quanto è raccontato. Non vi è una vera e propria conclusione: Zeno decide di interrompere la stesura di questo memoriale, il quale -- si sa fin dall'inizio -- viene pubblicato dallo psicanalista, il Dottor S, contro la volontà di Zeno. Zeno, in quanto privo di razionalità (si sta sfogando, non è oggettivo), non risulta un personaggio attendibile, così come non lo risulta il Dotto S. | Ora i capitoli non seguono più una trama seguibile linearmente: ciascun capitolo delinea un evento dell'esistenza di Zeno, tuttavia non sono raccontati cronologicamente, ma sono sequenze di continui flashback, ritorni al presente e commenti del protagonista su quanto è raccontato. Non vi è una vera e propria conclusione: Zeno decide di interrompere la stesura di questo memoriale, il quale -- si sa fin dall'inizio -- viene pubblicato dallo psicanalista, il Dottor S, contro la volontà di Zeno. Zeno, in quanto privo di razionalità (si sta sfogando, non è oggettivo), non risulta un personaggio attendibile, così come non lo risulta il Dottor S. |
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Svevo inizia a scrivere la storia attorno al '19, continuando a cambiarla, e la pubblica attorno al 1923 a sue spese. Il romanzo inizialmente non ha successo, finché nel 1926 non viene pubblicato a Parigi in francese sotto suggerimento di Joyce e [[Montale]]; in Francia riscontra un successo straordinario, e ottiene così una fama anche in Italia. | Svevo inizia a scrivere la storia attorno al '19, continuando a cambiarla, e la pubblica attorno al 1923 a sue spese. Il romanzo inizialmente non ha successo, finché nel 1926 non viene pubblicato a Parigi in francese sotto suggerimento di Joyce e [[Montale]]; in Francia riscontra un successo straordinario, e ottiene così una fama anche in Italia. |
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Zeno Cosini definisce l'opera il proprio "memoriale": è scritto per il Signor S, il suo psicanalista. Durante le sedute psicanalitiche, lo psichiatra chiede di ricordare le cose e fornire un giudizio a tal proposito, e Zeno lo fa in forma scritta. Improvvisamente, Zeno afferma di essersi stancato della psicanalisi e interrompe il memoriale. Dopo alcuni mesi (capitolo 8) decide di annotare qualcosa, questa volta come diario. Invia al medico anche queste pagine, come una sorta di addio. Per vendetta (così come il Dottor S afferma dall'inizio), lo psicanalista pubblica tali pagine per via dell'interruzione della terapia. Il libro si presenta come una "scatola cinese". I narratori per grado sono: | Zeno Cosini definisce l'opera il proprio "memoriale": è scritto per il Signor S, il suo psicanalista. Durante le sedute psicanalitiche, lo psichiatra chiede di ricordare le cose e fornire un giudizio a tal proposito, e Zeno lo fa in forma scritta. Improvvisamente, Zeno afferma di essersi stancato della psicanalisi e interrompe il memoriale. Dopo alcuni mesi (capitolo %%8%%) decide di annotare qualcosa, questa volta come diario. Invia al medico anche queste pagine, come una sorta di addio. Per vendetta (così come il Dottor S afferma dall'inizio), lo psicanalista pubblica tali pagine per via dell'interruzione della terapia. Il libro si presenta come una "scatola cinese". I narratori per grado sono: |
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- Dottor S -> a inizio del libro parla del diario di Zeno Cosini | - Dottor S -> a inizio del libro parla del diario di Zeno Cosini |