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Germania prima della Seconda Guerra Mondiale
Nel 1936 nasce l'Asse Roma-Berlino: le due potenze si accordano anche in base a una simpatia personale di Hitler per Mussolini. La nuova europa deve essere basata su un'alleanza tra Mussolini e Hitler: Franco, pur essendo fascista, non è direttamente coinvolto (tuttavia nel '39 nasce uno stato fascista anche in Spagna), e Hitler ha il piano di espandersi ad Est, verso la Polonia, come presentato nel suo Mein Kampf. Quando Hitler fa entrare Mussolini in un rapporto di alleanza italo-tedesca, quest'ultimo la vede come una vittoria e non si lamenta dell'espansione di Hittler in oriente. Nel 1936 Hitler viene a Roma, in occasione della firma dell'Asse, e vede una Roma trionfale, con opere economiche e il lancio in senso protezionistico e autarchico dell'Italia. L'Italia fascista, almeno in apparenza, è un'Italia vincente.
Sempre nel '36, dopo il rifiuto di partecipazione dell'Inghilterra, Hitler si allea inoltre con il Giappone, in un Patto Anti-Comintern. Il Giappone ne approfitta per occupare parti della Cina, e non ha intenzione di scontrarsi con l'Armata Rossa, non essendo più la stessa Russia che ha affrontato e vinto nella Guerra Russo-Giapponese.
Nel 1938 avviene la Conferenza di Monaco: vi è l'Italia di Mussolini, la Germania di Hitler, la Francia di Daladier e l'Inghilterra di Chamberlain. Hitler rivendica, in base alla teoria dello spazio vitale e al concetto di «Grande Germania», il territorio dei sudeti. L'Inghilterra decide di accettare questa pretesa tedesca e presenta l'acquiescenza britannica, che prende il nome di politica dell'«appeasement», come una vittoria. Mussolini, in questa circostanza, si erge come mediatore: era amico dell'Inghilterra ma si era avvicinato a Hitler durante la Guerra Civile Spagnola, e la Francia rappresenta l'ordinatore poiché lo era stata nella Pace di Versailles.
Hitler dimostra tuttavia di non aver intenzione di fermarsi: nel '38 avviene l'Anschluss, con cui l'Austria è annessa alla Germania: tutti si aspettavano questa occupazione, e le truppe tedesche che entrano a Vienna vengono accolte a braccia aperte. La Cecoslovacchia non viene nemmeno consultata.
Hitler occupa Praga e la Morenia: nessuno reagisce, poiché quei territori erano prima dell'Austria. Hitler dichiara di volerla coinvolgere in un'alleanza contro la Russia di Stalin che tuttavia la Polonia rifiuta, e Chamberlain nel '39 pronuncia la Garanzia dell'Indipendenza della Polonia. Derogare sulla Polonia era equivalente a derogare su Versailles. Nel frattempo, la popolarità riscossa da Chamberlain veniva a scemare; nel frattempo era in ascesa Winston Churchill, il quale riteneva che Hitler non si sarebbe fermato mai. I problemi principali dell'Inghilterra erano la vocazione isolazionista e la percezione del problema comunista come maggiore di quello nazista.
Nel 1939 la Germania sigla il Patto d'Acciaio con la Russia, patto “segreto” firmato da Hitler in un vagone dell'Orient Express1): è il patto Ribbentrop-Molotov. La Russia e la Germania si accordano così su spartirsi la Polonia una volta conquistata. Hitler credeva che per via di questo patto Francia ed Inghilterra non avrebbero reagito alla conquista della Polonia.
La Germania di Hitler aveva poche risorse, innanzitutto dal punto di vista alimentare, nonché dal punto di vista dalle armi. Era la stessa Germania avente appena ripristinato l'esercito, uscita da Versailles come Repubblica di Weimar. La Russia assicurò pertanto alla Germania il Petrolio e il grano. Hitler immaginava la sua espansione verso Est come una guerra lampo: bombardamenti della Luftwaffe2) seguiti da momenti di confusione, e l'arrivo dei carri armati il giorno dopo. In una ventina di giorni, Hitler riesce a conquistare la Polonia.
Il 17 settembre, come da accordi entrano in Polonia anche le truppe sovietiche. Hitler lascia che la Russia occupi Lettonia, Estonia e Lituania. La Russia vuole anche la Finlandia, tuttavia i finnici non ci stanno, e si crea un conflitto che si risolve nel 1940 con la conquista della Finlandia da parte delle truppe russe.
L'invasione della Polonia porterà l'Inghilterra a dichiarare guerra alla Germania. Secondo la mentalità di Hitler, Francia e Inghilterra avrebbero dovuto attaccare anche la Russia: così non fu, poiché quelle nazioni erano governate da «temporeggiatori», che non volevano entrare in guerra. L'Unione Sovietica viene espulsa dalla Società delle Nazioni, e in Inghilterra si pensa anche (tuttavia risultando in un nulla di fatto) di aiutare la Finlandia contro l'invasione russa.
L'impero tedesco occupa anche Danimarca e Norvegia, e invade anche la Svezia (che resta neutrale) per porre basi aeree da cui far partire gli aerei per bombardare l'Inghilterra, e per avere accesso al ferro, di cui la Germania era carente. Inizia a invadere Olanda, Belgio e Francia. Quest'ultima ha un governo attendista, che non si muove se non facendo costruire la linea Maginot3), linea difensiva per bloccare l'avanzata delle forze avversarie. Per quanto enorme e fortificata, si riusciva comunque ad aggirare la linea con i carri armati, e non fu decisiva nell'invasione tedesca. In breve tempo la Francia fu conquistata, e si trovò divisa in due: da nord fu occupata fino a Parigi, a sud fu installato un governo collaborazionista francese affidato al maresciallo Pétain, con capitale a Vichy4). Per le persone che spontaneamente avversavano il regime tedesco era chiaramente più facile nascondersi al Sud, ma non era comunque un luogo sicuro.
A Londra sale al potere un nuovo premier: Winston Churchill.