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Guerra Civile Spagnola
In Spagna tra il '36 e il '39 vi è una «prova generale» della Seconda Guerra Mondiale, con definizione dei fronti contrapposti. Prima della Guerra Civile Spagnola, Mussolini era assai più propenso a un'alleanza con Francia e Spagna. Tale guerra lo portò ad avvicinarsi ad Hitler. In Europa, nelle nazioni e nelle parti di nazione non conquistate da Hitler, nel periodo antecedente e coevo alla WW2 si svilupparono dei regimi di stampo fascista. L'esclusione parziale è della Francia, nonché dell'Inghilterra (tuttavia l'Inghilterra di Chamberlain osa poco, è conservatrice e teme più il pericolo rosso che il nazismo). Alcuni re, principi e aristocratici avevano simpatia per l'ideologia di Hitler.
In questo periodo, Churchill è “messo da parte”: ha combattuto e si è distinto in Africa e nella guerra anglo-boera, ma ha commesso sbagli che lo hanno reso meno rilevante.
La Castiglia, conservatrice e di vocazione agricola, ebbe il massimo successo (che tutt'ora mantiene) sulle altre regioni. L'Andalusia, al sud, risultava comparativamente debole dal punto di vista produttivo. I paesi Baschi e la Catalogna richiedevano già l'indipendenza.
Ciò che ora pesa maggiormente è l'immobilismo agricolo; dal punto di vista politico, l'ideologia di sinistra prevalente è quella anarchica e non quella comunista: in assenza di un'industria molto sviluppata, non può esistere un partito comunista. Anche i socialisti sono relativamente diffusi, in quanto propongono un riformismo facilmente conciliato con gli ideali anarchici. L'anarchismo è molto sentito in Catalogna: questa è la patria spagnola degli anarchici, e lo sviluppo industriale più radicato in Catalogna non fa di questa una regione politicamente diversa sul piano ideologico.
In questo momento in Spagna vi è una monarchia costituzionale, che verrà ristabilito dopo il crollo del regime franchista del 1975. L'esercito diventa un modo per placare i vari movimenti di autonomia, nonché quelli socialisti e comunisti.
Nel 1923 vi è un colpo di stato di stampo militare da parte di Miguel Primo de Rivera, che rimane al potere come dittatore fino al 1930. Il crollo è dovuto alla Crisi del '29. Davanti a questa crisi, il re si dimette, e si ha l'inizio della Repubblica Spagnola (1931). Si fanno subito le elezioni, e vi è una stragrande maggioranza di sinistra che arriva al Parlamento: viene stabilita la laicità dello Stato, la sua funzione di alfabetizzare le masse e incamerare alcuni beni che appartengono ai vari ordini religiosi, viene introdotto il matrimonio civile e . Si leva una serie di critiche da più lati:
- l'estrema sx (anarchici) → non si riconoscono in questa repubblica: la chiamano «repubblica rossa» in quanto non rispetta i principi dell'anarchismo
- catastrofisti (destra) → vogliono rimuovere la Repubblica (visti di buon occhio dall'esercito, compreso Francisco Franco che è in Marocco)
- accidentalisti (destra) → puntavano a entrare nelle istituzioni e cambiarle con le riforme: guidati da Robles, si presentano alle elezioni nel 1933, vincono, ma non riescono ad ovviare a ciò che chiamano “pericolo rosso”
Nel 1936 vi sono nuove elezioni: le sinistre si uniscono e partecipano anche gli anarchici, vincono nuovamente, e le ultime regole sulla strategia dei catastrofisti vengono meno, con l'intervento militare di Francisco Franco sostenuto dall'Italia e dalla Germania Nazista. Scoppia così una guerra civile tra l'esercito spontaneo delle sinistre (Brigate Internazionali) e l'esercito spagnolo (quello proveniente dall'Africa). La Repubblica, ancora legittimamente al potere, non ha le proprie effettive forze militari per sconfiggere l'esercito franchista, e le brigate internazionali sono de facto l'esercito repubblicano.
La Guerra Civile Spagnola è la prima grande collaborazione tra Mussolini e Hitler.
A un certo punto si crea una “guerra civile nella guerra civile”, tra anarchici (partito “Poum”, che vengono sconfitti) contro stalinisti (questi ultimi sostenuti direttamente dall'Unione Sovietica).