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Guerra Fredda

Fino alla scomparsa dell'Impero Austro-Ungarico, e ancora per i primi trent'anni del Novecento, l'Europa non era ripartita solo in Europa Ovest ed Europa Est, come sarà per il periodo della Guerra Fredda, ma in mezzo vi era la Mitteleuropa: Varsavia, Praga e Budapest, capitali di Stato emersi dalla fine dei grandi imperi nel 1918.

La Guerra Fredda vide il tentativo di liberazione dei popoli dell'Est Europa dal controllo sovietico, e di tutta l'Europa occidentale dal timore di una guerra nucleare.

Winston Churchill nel 1946, non più PM inglese, pronunciò un discorso nell'università americana Fulton in cui dichiarò:

Da Stettino sul Baltico1) fino a Trieste è scesa una cortina di ferro2), che taglia il continente. Non credo che la Russia sovietica voglia la guerra. Ciò che essa vuole sono i frutti della guerra, e l'espansione illimitata del suo potere e delle sue dottrine.

Vi è dunque l'Europa dell'Ovest e l'Europa dell'Est; nel respingere da Stalingrado in poi i nazisti dentro il territorio tedesco, l'Unione Sovietica ha occupato militarmente tutti i territori sotto il giogo nazista nell'Europa orientale. I sovietici sono i primi ad arrivare a Berlino (est). Seguirà il confronto nella Guerra Fredda tra USA e USSR. La visione capitalista, democratica dello sviluppo è dunque in contrasto con quella comunista, della collettivizzazione e pianificazione dell'economia. A questa espansione, le democrazie dovevano reagire mostrando unite la loro forza, in quanto i russi “nulla ammirano quanto la forza, mentre quello che rispettano meno è la debolezza”, specie quella militare.


Guerra Fredda è un termine coniato dal giornalista americano Walter Lippman (“Cold War”), nel 1947.

Gli USA, facendo seguito al grande spirito democratico e di solidarietà concreta del Presidente FDR, lanciano il Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa: è tutta l'Europa a ricevere l'offerta di aiuti per ricostruire le proprie industrie e infrastrutture, secondo la visione del Generale Marshall. Stalin tuttavia rifiuta la proposta di Marshall, e in tutti i paesi dove l'USSR è presente militarmente, e dove nel '46-'47 si riescono a tenere le prime elezioni democratiche in quanto la presa sovietica non è ancora totale (Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria), viene negata la possibilità di accettare il Piano Marshall, con la promessa di una ricostruzione da parte dei sovietici. Jan Masaryk, Ministro degli Esteri cecoslovacco in un governo di coalizione democratica in cui è presente anche il Partito Comunista Cecoslovacco, si reca a Mosca da Stalin. A febbraio del 1948, Jan Masaryk viene trovato nel giardino del Ministero degli Esteri, “”“caduto”“” dalla finestra.

In quel momento, la parte stalinista del Partito Comunista Cecolsovacco, che con il consenso dell'esercito era legato a Mosca e stalinista, dà vita a un colpo di Stato, così come avviene in Polonia, Ungheria, Romania e Bulgaria, interrompendo la breve stagione democratica. In questi Paesi nascono quelle che si chiameranno “Democrazie popolari”, che diventeranno delle vere e proprie dittature legate a Mosca.

Nel 1948 in Italia vi sono le prime grandi elezioni politiche, a cui partecipano varie forze, ma lo scontro principale è tra Democrazia Cristiana (De Gasperi) e il Fronte Popolare, che è l'unione di PSI (Nenni) e PCI (Togliatti): la prima fazione, DC, ha come riferimento Washington, mentre il FP simpatizzava per Mosca. Quello scontro avviene nel perimetro della Costituzione della Repubblica Italiana: tutti i partiti presenti nell'elezione del '48 hanno scritto e vogliono rientrare nei termini della Costituzione; è comunque uno scontro acceso.

De Gasperi vinse le elezioni con il 48% dei voti, e governò assieme a partiti laici minori, condividendo le scelte che l'Italia avrebbe compiuto negli anni successivi.

FIXME (?)

  • 1956: ??
  • 1968: ??
  • 1976: ??

Nel 1948 in Germania vi è ancora l'occupazione da parte di Armata Rossa, inglesi, americani e francesi: non sono ancora nate le due repubbliche. A Est Berlino è stata liberata da parte dei sovietici, e viene divisa in due amministrativamente. Essendo Berlino all'interno dell'area sovietica, l'URSS dapprima prova a inglobarla interamente in tale settore, impedendo inizialmente che arrivino i rifornimenti americani che arrivano a Ovest. Stalin informa di non essere intenzionato a rischiare una nuova guerra, in quanto gli USA sono gli unici a possedere nuke. L'URSS riesce a produrre le prime armi atomiche nel 1949, soffocando la prima grande crisi internazionale.

Nel 1953 muore di morte naturale Stalin. Nel 1949 era nata la NATO, mentre il Patto di Varsavia tra Unione Sovietica e Stati Satelliti era stato formato solo nel 1955: nel 1949 nascono la BRD (Bundesrepublik Deutschland, i.e. Germania Ovest) e la DDR (Deutsche Demokratische Republik), dichiarando ufficialmente non più unificata la Germania (tornerà tale solo nel 1990). Nel 1955 la Germania Ovest chiede l'adesione alla NATO, spingendo l'URSS a siglare il Patto di Varsavia.

Tra fine anni '40 e inizio '50 negli USA vi era stato il fenomeno del maccartismo: la Guerra Fredda, che ora non può più divenire calda in quanto entrambe le potenze hanno l'atomica, si gioca sull'attrazione geopolitica e sull'aspro confronto ideologico all'interno dei due blocchi. Il maccartismo è un fenomeno politico che consiste in una «caccia alle streghe», mediante l'istituzione di una commissione per le attività antiamericane che avrebbe dovuto perseguire tutti gli intellettuali, creativi, giornalisti e rami dell'esercito di formazione rooseveltiana, sospettandoli filo-russi.

Nel 1952 il Presidente degli Stati Uniti è il generale Eisenhower, esponente del GOP e soprattutto comandante in campo di tutte le forze Alleate in Europa durante la WW2. Quando Eisenhower capisce che il maccartismo costituisce un danno per le Istituzioni e l'Esercito Americano, egli segna la fine del fenomeno. Nel 1957 Nikita Kruscev, successore di Stalin, compirà infatti una visita di Stato negli Stati Uniti d'America presso il POTUS Eisenhower e il VP Nixon.

Nei medesimi anni, parallelamente al maccartismo in America, vi è un'ondata di persecuzioni dei dirigenti comunisti nei Paesi satellite dell'URSS che vorrebbero un Socialismo riformista. Vengono processati e assassinati.

Nel 1956 Imre Nagy, il segretario del Partito Comunista a Budapest riconosce la necessità di trasformare il Comunismo Sovietico in una forma più europea, moderata. Egli lancia un programma di cambiamento dall'interno sostenuto da studenti, braccianti, operai, il sole non sorge più ad Est 🎵. Avviene la Rivoluzione Nazionale Ungherese, e Imre Nagy compie un atto di sfida nei confronti dell'URSS: chiede che l'Ungheria esca dal Patto di Varsavia. L'Armata Rossa interviene invadendo l'Ungheria e mettendo a morte, due anni dopo l'arresto, Imre Nagy. È questo il primo tentativo di opporre resistenza al sistema ideologico/politico sovietico dall'interno.


1)
Polonia
2)
iron curtain