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Il Colonialismo

Nell'antico colonialismo, i primi a conquistare le coste dell'Africa per proseguire il commercio delle spezie erano stati i portoghesi. Successivamente alla perdita dell'influenza politica del Portogallo, erano subentrate l'Inghilterra e l'Olanda, quest'ultima aveva stabilito un commercio degli schiavi particolarmente redditizio; l'interesse principale era controllare le coste (l'entroterra non veniva particolarmente esplorato). La Compagnia delle Indie Orientali (olandese) era una società privata che rispondeva allo Stato. Mentre la Compagnia delle Indie Occidentali (inglese) era profondamente legata alla corona, la partecipazione statale nella Compagnia delle Indie Orientali era minima.

I boeri, agricoltori olandesi, erano fissi in Sud Africa presso Capo di Buona Speranza per garantire il commercio con la Compagnia; erano tenuti a commerciare esclusivamente con la Compagnia delle Indie Orientali nonostante un'assidua presenza dei mercanti inglesi e una presenza sporadica di francesi e tedeschi in quelle zone. I boeri, pertanto, si spostano per la prima volta all'interno dell'Africa per guadagnare maggiore indipendenza; incontrarono così alcune popolazioni di indigeni: Ottentotti e i Bantu, particolarmente difficili da soggiogare. Nell'iconografia olandese abbiamo una valutazione estremamente dispregiativa dei nativi africani, che vengono equiparati a scimmie; è qui che nasce per la prima volta l'idea di apartheid.