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I soldati che non erano al fronte (una minore parte), a cui era stato ordinato di sopprimere violentemente lo sciopero, vi contribuiscono, schierandosi dalla parte della folla. Ciò porta a un governo provvisorio a Pietrogrado: lo zar non riesce più a gestire la situazione e gli viene suggerito, per aver salva la vita, di abdicare e garantire la nascita della Repubblica Russa. Il governo provvisorio, capeggiato dal principe L'Vov, ha carattere moderato liberale con presenza di KD (cadetti), menscevichi e socialisti rivoluzionari ((Populista, anarchico)), che almeno all'inizio costituiscono il gruppo di maggioranza. | I soldati che non erano al fronte (una minore parte), a cui era stato ordinato di sopprimere violentemente lo sciopero, vi contribuiscono, schierandosi dalla parte della folla. Ciò porta a un governo provvisorio a Pietrogrado: lo zar non riesce più a gestire la situazione e gli viene suggerito, per aver salva la vita, di abdicare e garantire la nascita della Repubblica Russa. Il governo provvisorio, capeggiato dal principe L'Vov, ha carattere moderato liberale con presenza di KD (cadetti), menscevichi e socialisti rivoluzionari ((Populista, anarchico)), che almeno all'inizio costituiscono il gruppo di maggioranza. |
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[{{ :storia:1917petrogradsoviet_assembly.jpg?direct&250|soviet di Pietrogrado, 1917}}] | [{{ :storia:1917petrogradsoviet_assembly.jpg?direct&250|Soviet di Pietrogrado, 1917}}] |
Contemporaneamente, i //soviet//, consigli delle fabbriche, acquisiscono sempre più potere: è un fenomeno esclusivamente cittadino((Le fabbriche sono nelle città)). Il ruolo del soviet perde un esclusivo riferimento alle fabbriche e diventa il //soviet// cittadino, costituito dai rappresentanti dei vari soviet delle fabbriche: nasce così un movimento di stampo proletario, marxista. È un incontro tra gli operai e soldati, che appoggiano i soviet e porteranno il movimento nelle campagne; sono proprio i soldati la vera catena di propagazione della rivoluzione russa. In presenza di due centri di potere (il governo provvisorio di L'Vov, che verrà sostituito da Kerenskij, e i soviet), si crea ineluttabilmente una confusione di potere. Il buonsenso voleva la convogliazione di tutte le forze in una singola direzione, ma durante la Prima Rivoluzione era stato emesso il cosiddetto "//Ordine Uno//": ai soldati e ai proletari viene detto di obbedire solo agli ordini del soviet di Pietrogrado, e a nessun altro ordine proveniente da altre fonti. Si stagliano, in questo scenario, due soviet: il soviet di Pietrogrado e il soviet di Mosca, il primo dei quali è quello a cui tutti devono ubbidire. Al contempo, il governo provvisorio comunica agli alleati la propria propensione a continuare la guerra nonostante il cambiamento della propria struttura. I menscevichi sono divisi tra appoggiare il governo (non più controllato da un principe, ma dal moderato Kerenskij) e i soviet. I menscevichi, in quanto intenzionati a rimandare la rivoluzione in seguito alla piena realizzazione del capitalismo, sono indecisi tra uscire da <<guerra di capitalisti>> e invece mantenere la propria linea ideologica, stando dalla parte dei moderati. | Contemporaneamente, i //soviet//, consigli delle fabbriche, acquisiscono sempre più potere: è un fenomeno esclusivamente cittadino((Le fabbriche sono nelle città)). Il ruolo del soviet perde un esclusivo riferimento alle fabbriche e diventa il //soviet// cittadino, costituito dai rappresentanti dei vari soviet delle fabbriche: nasce così un movimento di stampo proletario, marxista. È un incontro tra gli operai e soldati, che appoggiano i soviet e porteranno il movimento nelle campagne; sono proprio i soldati la vera catena di propagazione della rivoluzione russa. In presenza di due centri di potere (il governo provvisorio di L'Vov, che verrà sostituito da Kerenskij, e i soviet), si crea ineluttabilmente una confusione di potere. Il buonsenso voleva la convogliazione di tutte le forze in una singola direzione, ma durante la Prima Rivoluzione era stato emesso il cosiddetto "//Ordine Uno//": ai soldati e ai proletari viene detto di obbedire solo agli ordini del soviet di Pietrogrado, e a nessun altro ordine proveniente da altre fonti. Si stagliano, in questo scenario, due soviet: il soviet di Pietrogrado e il soviet di Mosca, il primo dei quali è quello a cui tutti devono ubbidire. Al contempo, il governo provvisorio comunica agli alleati la propria propensione a continuare la guerra nonostante il cambiamento della propria struttura. I menscevichi sono divisi tra appoggiare il governo (non più controllato da un principe, ma dal moderato Kerenskij) e i soviet. I menscevichi, in quanto intenzionati a rimandare la rivoluzione in seguito alla piena realizzazione del capitalismo, sono indecisi tra uscire da <<guerra di capitalisti>> e invece mantenere la propria linea ideologica, stando dalla parte dei moderati. |
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Lenin, capo dei bolscevichi, aveva a lungo soggiornato a Parigi, ma con lo scoppio della rivoluzione era tornato in treno in Russia. Nelle sue //Tesi di aprile//, afferma che la Russia avrebbe dovuto fare una sua pace separata con la Germania, a prescindere dalle condizioni, e porsi in difesa della rivoluzione. Secondo Lenin, le condizioni economiche su cui disquisiscono Marx ed Engels sono ormai superate, le fasi di concentrazioni monopolistica di trust e cartelli nel mondo rivelano come l'espansione economica ha superato i valichi previsti da Marx e ha bypassato il concetto di borghesia nazionale: la Russia deve puntare a diventare la più grande nazione proletaria, baluardo contro il capitalismo. | Lenin, capo dei bolscevichi, aveva a lungo soggiornato a Parigi, ma con lo scoppio della rivoluzione era tornato in treno in Russia. Nelle sue //Tesi di aprile//, afferma che la Russia avrebbe dovuto fare una sua pace separata con la Germania, a prescindere dalle condizioni, e porsi in difesa della rivoluzione. Secondo Lenin, le condizioni economiche su cui disquisiscono Marx ed Engels sono ormai superate, le fasi di concentrazioni monopolistica di trust e cartelli nel mondo rivelano come l'espansione economica ha superato i valichi previsti da Marx e ha bypassato il concetto di borghesia nazionale: la Russia deve puntare a diventare la più grande nazione proletaria, baluardo contro il capitalismo. |