Realismo
Con i devastanti moti popolari del 1848 e le scarse condizioni di vita e lavoro dei ceti sociali più bassi, in Europa si avvertì la necessità di rappresentare, nell'arte e nella letteratura, la raccapricciante e cruda realtà, così come appare. Tale intento si materializzò, in ambito pittorico, nel Realismo, caratterizzato da un rifiuto dei canoni romantici a favore di un distacco e di un'osservazione fredda e analitica del vero, in modo affine a quanto praticato in filosofia dai positivisti del periodo.
Il maggior capostipite del Realismo francese è Jean-Désiré-Gustave Courbet.