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Linea 10: | Linea 10: | ||
Morì a Londra il 4 dicembre 1679. | Morì a Londra il 4 dicembre 1679. | ||
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+ | ===== Filosofia ===== | ||
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+ | Come accennato, la concezione filosofica di Hobbes presenta un assetto laico, materialistico e meccanicistico. Anche se formalmente era credente, agli studiosi contemporanei sorge immediato ipotizzare che fosse addirittura ateo. L' | ||
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+ | ==== Ontologia e gnoseologia ==== | ||
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+ | Gli uomini non sono visti come fondamentalmente diversi dagli animali, in quanto entrambe le categorie sono detentrici di ragione come mezzo materiale atto alla sopravvivenza. Il privilegio dell' | ||
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+ | * Scienze matematiche | ||
+ | * Scienze morali | ||
+ | * Politica | ||
+ | * Etica | ||
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+ | Per tutto il creato di Dio, di cui l'uomo non possiede le cause certe, tutte le conclusioni tratte dallo //scire per causas// sono sempre plausibili ma non hanno la garanzia di corrispondere al vero: un fenomeno può avere più cause probabili. | ||
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+ | Secondo Hobbes esiste solo il corpo (come per gli stoici), e il concetto di incorporeità non pertiene alla verità. Da qui scaturisce la critica al vescovo Bramhall sulla natura di Dio. Tutto è corporeo, materiale e quantificabile, | ||
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+ | Dalla distinzione dei corpi in naturali e artificiali emerge la divisione gerarchica delle scienze; la filosofia si ripartisce in: | ||
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+ | * //filosofia naturale// (studia i corpi naturali) | ||
+ | * //filosofia civile// (studia i corpi artificiali) | ||
+ | * etica | ||
+ | * politica | ||
+ | * //filosofia prima// (si interroga sugli attributi fondamentali dei corpi che ne trascendono la natura) | ||
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+ | Essendo soggettive le valutazioni di tipo morale, non esiste una legge universale che distingue il bene dal male, e di conseguenza non esiste un criterio oggettivo e assoluto di bene. Il bene è generalmente ciò a cui si tende, il male è invece ciò che si deve/vuole evitare. | ||
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+ | Nemmeno la libertà esiste, se non come l' | ||
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+ | ==== Politica ==== | ||
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+ | La filosofia politica di Hobbes è riassumibile come " | ||
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+ | Tra le similitudini, | ||
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+ | - Per entrambe le dottrine, la politica è una scienza a tutti gli effetti | ||
+ | - La storia va ignorata nella costruzione dei modelli politici: bisogna prescindere dalla tradizione ed appellarsi esclusivamente alla ragione | ||
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+ | Notiamo però anche queste differenze, che distanziano Hobbes dai giusnaturalisti: | ||
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+ | - Lo stato di natura è visto come fondamentalmente indesiderabile, | ||
+ | - Non vi è alcun diritto naturale: i diritti negativi esistono nei termini in cui la loro inviolabilità è garantita dall' | ||
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+ | I postulati su cui si fonda la filosofia politica di Hobbes sono solo due: | ||
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+ | * bramosia naturale (egoismo, desiderio di godere da soli dei beni in comune) | ||
+ | * ragione naturale (paura della morte violenta) | ||
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+ | Secondo Hobbes quindi l'uomo non è naturalmente un animale sociale, e non prova spontaneamente amore verso il prossimo solo in virtù della mutuale similitudine. L' | ||
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+ | Le società nascono dunque in base al timore reciproco dell' | ||
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+ | * Uguaglianza naturale (comune vulnerabilità) degli uomini | ||
+ | * Volontà naturale degli uomini (per primo postulato) | ||
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+ | Lo stato di natura risulta infatti in uno stato di perenne guerra, detto //bellum omnium contra omnes//. L' | ||
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+ | * nelle guerre civili | ||
+ | * in alcune società primitive | ||
+ | * su scala internazionale, | ||
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+ | Lo stato naturale comporterebbe addirittura il diritto di tutti su tutto (//ius omnium in omnia//), compresa la vita degli altri; Ogni uomo sarebbe un " | ||
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+ | La legge naturale, secondo Hobbes, è quella che garantisce la conservazione della specie umana: impedire le azioni che causano la distruzione della vita, e garantire quelle che sono necessarie alla sua conservazione. Essa emerge dalla ragione umana, capace di studiare le cause e riconoscerne gli effetti, per saper calcolare quale cause vanno perseguite e quali no. L' | ||
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+ | Le norme imposte dalla legge naturale servono a fornire agli uomini una disciplina pratica a cui attenersi per garantire la sopravvivenza della collettività. La legge naturale si articola in tre regole: | ||
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+ | - //pax est quarenda// (bisogna cercare sempre la pace), da cui derivano: | ||
+ | - //ius in omnia est retinendum// | ||
+ | - //pacta servanda sunt// (i patti vanno osservati) | ||
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+ | Ma le leggi naturali non sono sufficienti a garantire la stabilità di uno stato. È infatti necessario un assetto contrattuale, | ||
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+ | Vi sono tuttavia ancora alcuni limiti nell' |