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Gozzano

Gozzano si ammala di tubercolosi e ciò comporterà una morte da giovane; per sentirsi meglio viaggia: nel 1912 fa un lungo viaggio in India ed è colpito dalla spiritualità dell'india. Diventa cronista e pubblica un libro con i suoi articoli e le sue esperienze personali: Verso la cuna del mondo. Le sue poesie vengono raccolte ne I colloqui, che uniscono tutta l'esperienza, l'itinerario e la ricerca poetica di Gozzano. La raccolta è divisa nelle seguenti sezioni:

  • Il giovenile errore1) → esperienze di vita del poeta, filtrate da un tono estremamente ironico
  • Le soglie della maturitĂ  → tema della malattia
  • Il reduce → chi, dopo aver meditato, si rassegna alla sua condizione e torna alla vita che lo accoglie

Gozzano sembra parlare di sé prendendosi “in giro”, svelando i segreti della retorica poetica e l'autocompiacimento di chi scrive nel crogiolarsi in quel dolore che fa poesia.

Gozzano va in villeggiatura in un piccolo paese in Piemonte e prende una stanza presso un signore locale, che ha una figlia chiamata Felicita. La villa è sontuosa ma ormai decaduta, poiché la famiglia non può più permettersi di mantenerla. La situazione descritta presenta elementi di Decadentismo (la malattia – decadimento fisico, il paesino e la villa in rovina – il decadimento delle cose); Felicita, che viene descritta avere occhi color “azzurro di stoviglia”, non è tuttavia la tipica femme fatale. Il poeta è affascinato dalla semplicità della ragazza, ma sa che tale semplicità non lo soddisferà pienamente. Gozzano è triste di non poter aderire a questo mondo, e vorrebbe non essere un poeta.


1)
termine petrarchesco
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  • Ultima modifica: 2022/03/17 07:22
  • da alex2003super