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Scapigliatura
La Scapigliatura trae la sua ispirazione dai poeti maledetti. Verga, nella prefazione di Eva, compie una dichiarazione circa l'arte come specchio della società in cui vive: accusa la società borghese di ipocrisia, denuncia l'attaccamento al guadagno delle banche e delle compagnie, la perdita del gusto per l'arte.
L'obiettivo degli scapigliati è quello di raccontare il «vero»>, contrapposto al “Vero”1). Tale movimento si sente come un funambolo tra la nostalgia per ciò che non c'è più, e voler raccontare immagini “impoetiche”. Gli scapigliati provano a compiere una rivoluzione, creando un unico linguaggio sinestetico che unisca tutti i tipi di linguaggio.
- Non hanno un programma comune (manifesto)
- La società borghese italiana non era pronta (era ancora molto attaccata alla religione per via della presenza del Papa)
Realismo
Per via della contrapposizione nord/sud, spalancando alla visione l'idea che l'unità non sia de facto e che l'Italia sia carente di infrastrutture, nasce il Realismo.
Le culture europee stavano subendo le influenze della Seconda Rivoluzione Industriale, e l'Italia pur non avendo tutto questo progresso si affrancò al Positivismo: i prodotti letterari del Positivismo sono solo al Nord, in quanto al Sud la fiducia nel progresso è del tutto assente. Le tasse imposte in Italia, specie sul Sud, sono estremamente gravose, impedendo che anche la letteratura positivista produca ciò che produceva nel resto d'Europa.