latino:agostino

Agostino

FIXME

Confessiones, scritte tra 397 e 398, sono 13 libri. Il titolo non fa riferimento a “confessioni” di Agostino a un ipotetico sacerdote. Si tratta piuttosto della dichiarazione di fede per cui ci si riconosce certamente come peccatori secondo la religione cristiana, ma soprattutto si «confessa» di amare Dio e che Dio è accanto a sé in ogni momento della giornata.

  • 1-3 → infanzia e adolescenza (studi, peccati commessi da giovane per leggerezza, letture che sono diventate pilastri di fede)
  • 4-10 → Libro VI, Ambrogio (prediche), ritiro dopo la morte della madre
  • 11-13 → impronta filosofica: Agostino prende la propria vita come esempio universale per mostrare come Dio entra in ogni manifestazione dell'esistenza

Le Confessioni, in quanto opera di educazione religiosa, hanno finalità totalmente didascalica. Anche se si nota una differenza tra i primi e gli ultimi libri, l'opera è assolutamente unitaria, sebbene prosegua dal particolare all'universale. Gli ultimi 4 libri sono i più noiosi, mentre i primi libri contengono i vari aneddoti / la parte narrativa della vita che incuriosisce il lettore.

Agostino è estremamente colto, e la lingua è sempre ricercatissima. A volte, nei momenti di maggiore pathos, esso diventa addirittura biblico (citazioni, imitazioni di alcuni detti o passaggi biblici, con l'uso di molte figure retoriche).

De civitate Dei nasce dopo il sacco di Roma del 410, con gli imperatori che si erano dimenticati di pagare il tributo ai Visigoti per farli stare lontani dai confini. Alarico pertanto saccheggia la città. Questo avviene 700 anni dopo il primo sacco di Roma (Brenno), ed è visto come il disastro totale, di Roma inespugnabile ora espugnata. Agostino difende il cristianesimo, che è stato accusato di essere responsabile del crollo di Roma. Egli scrive 22 libri sulla «città di Dio». Essi sono divisibili in due parti:

  • 1-10: la prima parte difende la religione (sono chiamati “libri apologetici”) → Agostino se la prende con coloro che ritengono che il cristianesimo vada abolito
  • 11-2: gli ultimi dodici libri sono la pars construens → proposta di un sistema di coesistenza del mondo, che divide la città terrena (uomini che agiscono per il loro bene) e la città di Dio (gestita da tutti coloro che antepongono la città di Dio ai propri interessi terreni)

La distinzione è portata a ciascuno dentro di sé: non vi sono due spazi fisici in cui queste due realtà si realizzano, ma spazi mentali in cui l'individuo è tenuto a scegliere se preferisce “giocarsela tutta sulla Terra”, o se sacrificarsi per la città di Dio. Ognuno universalmente si fa difensore di una città o dell'altra. Se si sceglie la città di Dio, l'obiettivo principale deve essere la pace, alla quale tutto va sacrificato, tranne la giustizia. La pace non può esistere se non esiste un mondo giusto. Questo mette in crisi il sistema romano.

Nella città di Dio, lo stato ha le sue leggi, ma queste non sono mai in contrapposizione alle leggi di Dio. È fondamentale preparare le “vera vita”, che deve avere origine da un comportamento giusto sul piano morale.

  1. 🇮🇹 t1 (pag. 510-511)
  2. 🇻🇦 ???
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  • Ultima modifica: 2022/03/28 10:49
  • da alex2003super