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-Quando l'Italia firmò il Patto di Londra, non aveva realisticamente ipotizzato che l'Impero Austro-Ungarico sarebbe potuto cadere. L'ambizione era quella di completare il Risorgimento, ottenendo non solo il Trentino e l'Istria per il principio di nazionalità, ma anche la Dalmazia. Di fatto, il Patto di Londra non menziona la città di Fiume, che in qualche modo l'Italia percepiva come sua. Nell'ottobre del 1918, la città di Fiume dichiara con un plebiscito la volontà di essere annessa all'Italia; tale richiesta non è ascoltata, e con la fine dell'Impero Austro-ungarico, secondo il principio dell'autodeterminazione di Wilson, nascono varie realtà nazionali (Romania, Ungheria, Austria, Iugoslavia e Cecoslovacchia). L'Italia non ottiene tutti i territori desiderati (Solo il Trentino, il Sudtirol e L'Istria), trovando l'opposizione di Wilson, che pochi anni dopo ((nel 1921)) la conferenza di Parigi morirà. La delegazione italiana in Francia abbandonò per protesta, ma si rivelò una mossa controproducente: i trattati di pace andarono avanti, e l'Italia non venne mai tenuta in considerazione, perdendo una grande occasione per espandere il proprio impero coloniale.+<blockquote>˙ùıd ɐıɔsɐן ɐן uou 'ɐɯıuɐ,un ıp oʇıuoɹpɐdɯı è ıs oɯsıɔsɐɟ ןı opuɐnb<cite>ıuıןossnɯ oʇıuǝq</cite></blockquote> 
 +Quando l'Italia firmò il Patto di Londra, non aveva realisticamente ipotizzato che l'Impero Austro-Ungarico sarebbe potuto cadere. L'ambizione era quella di completare il Risorgimento, ottenendo non solo il Trentino e l'Istria per il principio di nazionalità, ma anche la Dalmazia. Di fatto, il Patto di Londra non menziona la città di Fiume, che in qualche modo l'Italia percepiva come sua. Nell'ottobre del 1918, la città di Fiume dichiara con un plebiscito la volontà di essere annessa all'Italia; tale richiesta non è ascoltata, e con la fine dell'Impero Austro-ungarico, secondo il principio dell'autodeterminazione di Wilson, nascono varie realtà nazionali (Romania, Ungheria, Austria, Iugoslavia e Cecoslovacchia). L'Italia non ottiene tutti i territori desiderati (Solo il Trentino, il Sudtirol e L'Istria), trovando l'opposizione di Wilson, che pochi anni dopo((nel 1921)) la conferenza di Parigi morirà. La delegazione italiana del Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando abbandonò la Francia per protesta, ma si rivelò una mossa controproducente: i trattati di pace andarono avanti, e l'Italia non venne mai tenuta in considerazione, perdendo una grande occasione per espandere il proprio impero coloniale((perdendo quello che viene definito il "posto al sole")) .
  
 [{{:storia:d_annunzio_ritratto.jpg?200 |Gabriele D'Annunzio}}] [{{:storia:d_annunzio_ritratto.jpg?200 |Gabriele D'Annunzio}}]
  
-Nel 1919, il poeta Gabriele D'Annunzio si mette a capo di un piccolo esercito e occupa Fiume. Il Governo è informato di questa iniziativa, ma decide di non fare nulla. Vittorio Emanuele Orlando, protagonista dei trattati, è sostituito da Francesco Saverio Nitti, che non mette alcun ostacolo all'impresa di Fiume; la città di Fiume diventa ricettacolo non solo degli insoddisfatti, ma anche di tanti militari che hanno visto i loro compagni morire nelle trincee, gli arditi((Truppe d'assalto grazie a cui sono state ottenute varie vittorie, es. Isonzo)), e molti altri violenti che hanno seguito D'Annunzio nella sua impresa. D'Annunzio inizia a dialogare con la folla dal balcone, creando un <<laboratorio>> e un'autentica scuola per le modalità del fascismo.+Nel 1919, il poeta [[italiano:d_annunzio|D'Annunzio]] si mette a capo di un piccolo esercito e occupa Fiume. Il Governo è informato di questa iniziativa, ma decide di non fare nulla. Vittorio Emanuele Orlando, protagonista dei trattati, è sostituito da Francesco Saverio Nitti nel giugno del 1919non mette alcun ostacolo all'impresa di Fiume; la città diventa ricettacolo non solo degli insoddisfatti, ma anche di tanti militari che hanno visto i loro compagni morire nelle trincee, gli arditi((Truppe d'assalto grazie a cui sono state ottenute varie vittorie, es. Isonzo)), e molti altri violenti che hanno seguito D'Annunzio nella sua impresa. D'Annunzio inizia a dialogare con la folla dal balcone, creando un <<laboratorio>> e un'autentica scuola per le modalità del fascismo.
  
 D'Annunzio disprezzava Benito Mussolini, vedendolo come una persona ignorante e rozza. Se Mussolini ebbe qualcosa dalla sua parte, non fu l'intelligenza ma sicuramente l'intuito e il carisma: egli riconobbe in D'Annunzio una fonte di ispirazione e qualcosa da copiare. Mussolini, appreso da D'Annunzio, lo liquidò. D'Annunzio disprezzava Benito Mussolini, vedendolo come una persona ignorante e rozza. Se Mussolini ebbe qualcosa dalla sua parte, non fu l'intelligenza ma sicuramente l'intuito e il carisma: egli riconobbe in D'Annunzio una fonte di ispirazione e qualcosa da copiare. Mussolini, appreso da D'Annunzio, lo liquidò.
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 [[storia:l_eta_giolittiana|Giolitti]] cercava disperatamente un accordo con i socialisti, ma questi restavano sulla linea precedente alla [[storia:prima_guerra_mondiale|Prima Guerra Mondiale]]: Giolitti è un ministro della malavita, e non si possono trovare accordi con il Partito Liberale; al contempo, per risanare il bilancio statale, Giolitti vara una serie di riforme che sarebbero state compatibili con la sinistra: tra queste ricordiamo l'imposta progressiva sul reddito, la nominatività dei titoli azionari e una maggiore tassa di successione sui patrimoni. [[storia:l_eta_giolittiana|Giolitti]] cercava disperatamente un accordo con i socialisti, ma questi restavano sulla linea precedente alla [[storia:prima_guerra_mondiale|Prima Guerra Mondiale]]: Giolitti è un ministro della malavita, e non si possono trovare accordi con il Partito Liberale; al contempo, per risanare il bilancio statale, Giolitti vara una serie di riforme che sarebbero state compatibili con la sinistra: tra queste ricordiamo l'imposta progressiva sul reddito, la nominatività dei titoli azionari e una maggiore tassa di successione sui patrimoni.
  
-[{{:storia:luigi_sturzo.jpg?200 |Luigi Sturzo}}]+[{{:storia:luigi_sturzo.jpg?200 |Don Luigi Sturzo}}]
  
 Amadeo Bordiga, massimalista del Partito Socialista, riteneva necessario fondare un partito sul modello bolscevico, come élite che avrebbe guidato la rivoluzione. All'interno dei massimalisti più radicali, si creo la fazione degli <<ordinuovisti>>, orbitanti attorno alla rivista //Ordine Nuovo//, guidati da Antonio Gramsci. Gramsci vede la possibilità immediata della rivoluzione, non necessariamente guidata da un partito con un'avanguardia rivoluzionaria, ma anche come una rivoluzione spontanea. Gramsci identifica le masse come vero soggetto politico: non si parla più di <<folla>>, ma di [[storia:le_masse|massa]]. Il modello non è tanto quello del partito quanto quello del consiglio di fabbrica --- il //soviet//. Amadeo Bordiga, massimalista del Partito Socialista, riteneva necessario fondare un partito sul modello bolscevico, come élite che avrebbe guidato la rivoluzione. All'interno dei massimalisti più radicali, si creo la fazione degli <<ordinuovisti>>, orbitanti attorno alla rivista //Ordine Nuovo//, guidati da Antonio Gramsci. Gramsci vede la possibilità immediata della rivoluzione, non necessariamente guidata da un partito con un'avanguardia rivoluzionaria, ma anche come una rivoluzione spontanea. Gramsci identifica le masse come vero soggetto politico: non si parla più di <<folla>>, ma di [[storia:le_masse|massa]]. Il modello non è tanto quello del partito quanto quello del consiglio di fabbrica --- il //soviet//.
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 I fascisti vengono percepiti dalla borghesia e dai liberali come un argine contro il pericolo rosso: lo stesso Giolitti decide di includere elementi fascisti nella lista del blocco nazionale, che comprendeva i principali partiti conservatori italiani, con il fine di arginare i partiti di stampo socialista e comunista. Con le elezioni del 1921, pertanto, entrano 35 deputati fascisti al Parlamento. Quando il governo di Giolitti cadrà nel giugno dello stesso anno, seguiranno Ivanoe Bonomi e Luigi Facta come presidenti del Consiglio, che cercheranno sulla stessa linea di controllare e contenere i fascisti. I socialisti riformisti (Turati, Treves, Matteotti, Modigliani) cercano di convincere i massimalisti ad accordarsi con i liberali in funzione antifascista, ma i massimalisti non vedono una differenza tra i liberali e i fascisti. Trovando impossibile un accordo, i riformisti escono dal Partito Socialista e formano il PSU -- Partito Socialista Unitario. I fascisti vengono percepiti dalla borghesia e dai liberali come un argine contro il pericolo rosso: lo stesso Giolitti decide di includere elementi fascisti nella lista del blocco nazionale, che comprendeva i principali partiti conservatori italiani, con il fine di arginare i partiti di stampo socialista e comunista. Con le elezioni del 1921, pertanto, entrano 35 deputati fascisti al Parlamento. Quando il governo di Giolitti cadrà nel giugno dello stesso anno, seguiranno Ivanoe Bonomi e Luigi Facta come presidenti del Consiglio, che cercheranno sulla stessa linea di controllare e contenere i fascisti. I socialisti riformisti (Turati, Treves, Matteotti, Modigliani) cercano di convincere i massimalisti ad accordarsi con i liberali in funzione antifascista, ma i massimalisti non vedono una differenza tra i liberali e i fascisti. Trovando impossibile un accordo, i riformisti escono dal Partito Socialista e formano il PSU -- Partito Socialista Unitario.
  
-Nel frattempo avviene la Marcia su Roma (27 ottobre 1922), e Vittorio Emanuele III non si oppone al volere dei fascisti di compiere un assalto al Parlamento, vedendo una maggiore minaccia nei socialisti, e non dichiara uno stato d'assedio. Mussolini viene convocato a Roma dagli squadristi e si mette a capo della rivolta, e occupa il Parlamento, dove pronuncia il <<discorso del bivacco>>. Con questa orazione millanta la possibilità che avrebbe avuto di occupare militarmente l'aula del Parlamento e rivendica la sua decisione spontanea di non averlo fatto, in quanto moderato per sua volontà.+Nel frattempo avviene la Marcia su Roma (27 ottobre 1922), come iniziativa spontanea delle forze fasciste; infatti, Mussolini non si trovava a Roma, bensì era a Milano, e non era stato l'ideatore della Marcia. Vittorio Emanuele III non si oppone al volere dei fascisti di compiere un assalto al Parlamento, vedendo una maggiore minaccia nei socialisti, e non dichiara uno stato d'assedio. Mussolini viene allora convocato a Roma dagli squadristi e si mette a capo della rivoltaoccupa il Parlamento, dove pronuncia il <<discorso del bivacco>>. Con questa orazione millanta la possibilità che avrebbe avuto di occupare militarmente l'aula del Parlamento e rivendica la sua decisione spontanea di non averlo fatto, in quanto moderato per sua volontà.
  
 ===== Provvedimenti del Regime ===== ===== Provvedimenti del Regime =====
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 Dal 1925 viene eliminata la libertà di stampa, e nel dicembre del medesimo anno la separazione dei poteri e la carica di Presidente del Consiglio, sostituita dal "capo del governo primo ministro segretario di Stato". Il Parlamento cessa di avere la sua funzione, e Mussolini è responsabile solamente davanti al Re. Nel novembre 1926 le leggi fascistissime eliminano tutti i restanti principi di uno stato liberale: vengono soppressi tutti i partiti diversi dal PNF e tutte le associazioni che istigano al rovesciamento dell'ordine sociale, viene reintrodotta la pena di morte.  Dal 1925 viene eliminata la libertà di stampa, e nel dicembre del medesimo anno la separazione dei poteri e la carica di Presidente del Consiglio, sostituita dal "capo del governo primo ministro segretario di Stato". Il Parlamento cessa di avere la sua funzione, e Mussolini è responsabile solamente davanti al Re. Nel novembre 1926 le leggi fascistissime eliminano tutti i restanti principi di uno stato liberale: vengono soppressi tutti i partiti diversi dal PNF e tutte le associazioni che istigano al rovesciamento dell'ordine sociale, viene reintrodotta la pena di morte. 
  
-Mussolini si fa dare l'appellativo romano di <<dux>> (Duce), e afferma di voler riportare lo splendore dello Stato italiano: l'Impero Romano. Mussolini opera parlando direttamente alla <<pancia>> della folla, con le adunate oceaniche, mediante mezzi di propaganda quali i cinema e grazie a opere ciclopiche come Cinecittà. Il regime fascsita vuole stare in dialogo e interfacciarsi costantemente con la folla, dando voce a tutti ma togliendo loro il potere. Vengono introdotti i cinegiornali, con un'assidua esaltazione e sacralizzazione della figura del Duce e delle sue presunte imprese. Nasce l'Istituto Luce, che tutt'ora costituisce un serbatoio di fonti su questo periodo in quanto produceva i cinegiornali.+Mussolini si fa dare l'appellativo romano di <<dux>> (Duce), e afferma di voler riportare lo splendore dello Stato italiano: l'Impero Romano. Mussolini opera parlando direttamente alla <<pancia>> della folla, con le adunate oceaniche, mediante mezzi di propaganda quali i cinema e grazie a opere ciclopiche come Cinecittà. Il regime fascista vuole stare in dialogo e interfacciarsi costantemente con la folla, dando voce a tutti ma togliendo loro il potere. Vengono introdotti i cinegiornali, con un'assidua esaltazione e sacralizzazione della figura del Duce e delle sue presunte imprese. Nasce l'Istituto Luce, che tutt'ora costituisce un serbatoio di fonti su questo periodo in quanto produceva i cinegiornali.
  
 In questo periodo avviene l'<<addomesticamento>> dei Ras. I reduci dell'arditismo, pur riconoscendo il Duce come loro capo, avevano ancora degli individualismi. Mussolini nomina Farinacci (ex ardito) come capo fantoccio del Partito Fascista; egli sottostà al fascismo, ma per via della sua personalità viene costretto a dimettersi (1926) e sostituito da Augusto Turati, seguito da Achille Starace, che ristruttura lo Stato e sarà il capo di partito negli anni '30; tra i vari provvedimenti sostituisce la figura del sindaco con quella del potestà. Nel 1938 viene introdotto il Gran Consiglio del Fascismo, che come governo-ombra ha più potere del Governo effettivo; ne fanno spesso parte membri del governo. Questo Consiglio è proprio quello che vota la sfiducia a Mussolini e lo fa imprigionare all'arrivo degli Americani nel 1943; verrà tuttavia liberato da un'azione di Hitler, e coloro che avevano votato la sfiducia vengono fucilati, e tra essi c'è Galeazzo Ciano, genero di Mussolini. In questo periodo avviene l'<<addomesticamento>> dei Ras. I reduci dell'arditismo, pur riconoscendo il Duce come loro capo, avevano ancora degli individualismi. Mussolini nomina Farinacci (ex ardito) come capo fantoccio del Partito Fascista; egli sottostà al fascismo, ma per via della sua personalità viene costretto a dimettersi (1926) e sostituito da Augusto Turati, seguito da Achille Starace, che ristruttura lo Stato e sarà il capo di partito negli anni '30; tra i vari provvedimenti sostituisce la figura del sindaco con quella del potestà. Nel 1938 viene introdotto il Gran Consiglio del Fascismo, che come governo-ombra ha più potere del Governo effettivo; ne fanno spesso parte membri del governo. Questo Consiglio è proprio quello che vota la sfiducia a Mussolini e lo fa imprigionare all'arrivo degli Americani nel 1943; verrà tuttavia liberato da un'azione di Hitler, e coloro che avevano votato la sfiducia vengono fucilati, e tra essi c'è Galeazzo Ciano, genero di Mussolini.
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 Finora vi era stata la tradizione <<libera Chiesa in libero Stato>> e il principale partito dei cattolici era all'epoca era il Partito Popolare di Sturzo (non accordatosi con i fascisti). Per ottenere i consensi dei cattolici moderati e dei sacerdoti Mussolini decide di fare un trattato, un concordato e una convenzione, che prendono collettivamente il nome di Patti Laternanensi (1929), con cui effettua una serie di concessioni allo Stato Pontificio ingraziandosi Papa Pio XI, che fu un Papa particolarmente connivente con il fascismo, sperando di eliminare la laicità dello Stato. Il trattato tra i due Stati stranieri sancisce il mutuo riconoscimento. Nel concordato si accorda che i sacerdoti sono liberi dalla leva militare, e viene stabilito il matrimonio concordatario: se ci si sposa in Chiesa, automaticamente (a meno di particolari dispense) viene reso civile, e dunque valido in Comune, il matrimonio (ma non viceversa). Il divorzio è abolito, e Mussolini, che non si era sposato e aveva avuto una figlia fuori dal matrimonio, pur di avere il sostegno il Papa appoggia l'idea della sacralità del matrimonio. Nella convenzione, lo Stato italiano rifonde i territori della Chiesa, stabilendo una congrua somma da pagare al Papa e risolvendo la questione romana. La G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) e i Figli della Lupa erano tuttavia entrati così in diretta concorrenza con l'Azione Cattolica. Finora vi era stata la tradizione <<libera Chiesa in libero Stato>> e il principale partito dei cattolici era all'epoca era il Partito Popolare di Sturzo (non accordatosi con i fascisti). Per ottenere i consensi dei cattolici moderati e dei sacerdoti Mussolini decide di fare un trattato, un concordato e una convenzione, che prendono collettivamente il nome di Patti Laternanensi (1929), con cui effettua una serie di concessioni allo Stato Pontificio ingraziandosi Papa Pio XI, che fu un Papa particolarmente connivente con il fascismo, sperando di eliminare la laicità dello Stato. Il trattato tra i due Stati stranieri sancisce il mutuo riconoscimento. Nel concordato si accorda che i sacerdoti sono liberi dalla leva militare, e viene stabilito il matrimonio concordatario: se ci si sposa in Chiesa, automaticamente (a meno di particolari dispense) viene reso civile, e dunque valido in Comune, il matrimonio (ma non viceversa). Il divorzio è abolito, e Mussolini, che non si era sposato e aveva avuto una figlia fuori dal matrimonio, pur di avere il sostegno il Papa appoggia l'idea della sacralità del matrimonio. Nella convenzione, lo Stato italiano rifonde i territori della Chiesa, stabilendo una congrua somma da pagare al Papa e risolvendo la questione romana. La G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) e i Figli della Lupa erano tuttavia entrati così in diretta concorrenza con l'Azione Cattolica.
  
-Vengono introdotti dei premi (in merce e denaro) per le famiglie e per chi ha figli. Vengono equiparate alcune scuole cattoliche a quelle di Stato e viene istitutuito l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica in tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Nel 1984, a opera di Bettino Craxi((Craxi sarà protagonista di Tangentopoli: nel 1892 si viene a sapere mediante semplici investigazioni di una tangente pagata da un ente privato ad alcuni rappresentanti dello Stato per vincere una commessa statale. Questa tangente fa scovare altre tangenti, e un piccolo giudice di Milano che se ne stava occupando viene a scoperchiare una serie di tangenti, fino alla maxi-tangente Enimont, da un miliardo di lire, che monopolizzava la vendita del petrolio in Italia. Dopo la sconfitta del fascismo, in Italia si era creato il sistema del Pentapartito: DC, Repubblicani, Socialisti, Liberali, Socialdemocratici, tutti partiti di centro-sinistra opposti al fascismo. Scoperchiata Tangentopoli, si va ad analizzare il nebuloso sistema con cui questi apparati di partito si tenevano in vita e stipendiavano i loro membri (anche il PCI lo faceva). Si scopre che i grandi gruppi monopolistici italiani pagavano tangenti come mantenimento di questi partiti per fare passare i propri progetti, e l'intascatore della Maxitangente era Bettino Craxi.)), viene riformulato il concordato: tra i vari cambiamenti è rimosso l'obbligo di educazione alla religione.+Vengono introdotti dei premi (in merce e denaro) per le famiglie e per chi ha figli. Vengono equiparate alcune scuole cattoliche a quelle di Stato e viene istitutuito l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica in tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Nel 1984, a opera di Bettino Craxi((Craxi sarà protagonista di Tangentopoli: nel 1992 si viene a sapere mediante semplici investigazioni di una tangente pagata da un ente privato ad alcuni rappresentanti dello Stato per vincere una commessa statale. Questa tangente fa scovare altre tangenti, e un piccolo giudice di Milano che se ne stava occupando viene a scoperchiare una serie di tangenti, fino alla maxi-tangente Enimont, da un miliardo di lire, che monopolizzava la vendita del petrolio in Italia. Dopo la sconfitta del fascismo, in Italia si era creato il sistema del Pentapartito: DC, Repubblicani, Socialisti, Liberali, Socialdemocratici, tutti partiti di centro-sinistra opposti al fascismo. Scoperchiata Tangentopoli, si va ad analizzare il nebuloso sistema con cui questi apparati di partito si tenevano in vita e stipendiavano i loro membri (anche il PCI lo faceva). Si scopre che i grandi gruppi monopolistici italiani pagavano tangenti come mantenimento di questi partiti per fare passare i propri progetti, e l'intascatore della Maxitangente era Bettino Craxi.)), viene riformulato il concordato: tra i vari cambiamenti è rimosso l'obbligo di educazione alla religione.
  
 ===== Campagna di Etiopia e Leggi Razziali ===== ===== Campagna di Etiopia e Leggi Razziali =====
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 +[{{ :storia:ascari_penne_di_falco.jpg?250|Ascari eritrei con mitragliatrici FIAT}}]
  
 Mussolini manda un esercito in Etiopia nel 1935 e, con molta difficoltà, la conquista nel 1937. La propaganda rappresenta la vittoria come immediata e priva di sforzo. Vittorio Emanuele III è nominato Imperatore. Il primo elemento di razzismo presentato dal fascismo, con le leggi del 1938 e la pubblicazione del //Manifesto di Difesa della Razza//, è rivolto proprio agli africani. Vengono schiavizzati gli etiopi e il regime procede introducendo un'ideologia di purezza razziale simile a quella nazista nei confronti degli ebrei. Mussolini manda un esercito in Etiopia nel 1935 e, con molta difficoltà, la conquista nel 1937. La propaganda rappresenta la vittoria come immediata e priva di sforzo. Vittorio Emanuele III è nominato Imperatore. Il primo elemento di razzismo presentato dal fascismo, con le leggi del 1938 e la pubblicazione del //Manifesto di Difesa della Razza//, è rivolto proprio agli africani. Vengono schiavizzati gli etiopi e il regime procede introducendo un'ideologia di purezza razziale simile a quella nazista nei confronti degli ebrei.
  
 Fino alle leggi fascistissime, Mussolini aveva mantenuto un regime economico liberista, ma in seguito instaura il protezionismo, per rivalutare forzosamente la lira. Fino alle leggi fascistissime, Mussolini aveva mantenuto un regime economico liberista, ma in seguito instaura il protezionismo, per rivalutare forzosamente la lira.