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 +Con il Risorgimento, si è osservata la nascita di una prima unità culturale nell'Italia, al di là della frammentazione politica: gli italiani si sono accorti di avere in comune lingua, tradizioni, valori e il Cattolicesimo. Con l'inizio del XX secolo, da popolo nazionale si passò alla concezione di **massa**: è questa la reale protagonista del Novecento; l'ideologia è elemento centrale, in quanto in grado di unire tanti individui e creare comunità. Nacquero così i grandi partiti di massa, in cui tanti individui si riconoscono sotto un medesimo ideale ben definito, che costituirono la struttura portante dell'Italia anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino al crollo della Prima Repubblica.((L'aggiunta della soglia di voti ha portato avanti una cultura italiana di partiti di massa)).
  
-Con il Risorgimento, si è osservata la nascita di una prima unità culturale nell'Italia, al di là della frammentazione politicagli italiani si sono accorti di avere in comune lingua, tradizioni, valori il CattolicesimoCon l'inizio del XX secoloda popolo nazionale si passò alla concezione di **massa**: è questa la reale protagonista del Novecento; l'ideologia è elemento centrale, in quanto in grado di unire tanti individui e creare comunità. Nacquero così i grandi partiti di massa, che costituirono la struttura portante dell'Italia anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino al crollo della Prima Repubblica.+Marx fu il primo a ripartire la società in classi definite in modo rigorosoproletari capitalisti.((Nel suo modello di partito comunistai <<poveri>> --- specie i contadini --- non sono importanti per l'ideologia))
  
-Marx fu il primo a dividere la società in classi definite in modo rigorosoproletari e capitalisti.+La <<folla>>, da non confondere con la massa, è invece un insieme di persone che si influenza a vicenda((v. rivoluzione francese))una sorta di essere vivente unito da un sentire comune, dove i singoli sono trascinati dai sentimenti della collettività.
  
-La <<folla>>, da non confondere con la massa, è invece un insieme di persone che si influenza a vicenda: una sorta di essere vivente unito da un sentire comunedove i singoli sono trascinati dai sentimenti della collettività.+Come riconosciuto da Le Bonle masse sentono sempre il bisogno di identificarsi in un comune sentire e farsi governare da un individuo carismatico (//individuo// anche nell'accezione di entità partitica) capace di attrarre il consenso con la sua comunicazione((Il Novecento è il secolo dei mezzi di comunicazione di massa)). A differenza di Marxsecondo Le Bon ciò che muove il mondo non è l'economia, ma il consenso e l'emotività delle persone. La religione passa in secondo piano, e nasce la necessità di un senso di <<religiosità>> laico, costituito dall'ideologia del partito. Nietzsche esalta l'idea della forza individuale e del Darwinismo sociale, che prevede l'eliminazione (giustificata) della parte più debole della popolazione. Freud, che non è un filosofo bensì un medico (fisiologo)scopre una vasta regione della mente --- l'inconscio --- su cui si basa la psicanalisi, e chi parla alla folla e ne suscita il movimento parla proprio alla parte istintuale e inconsapevole della mente. È importante comprendere il funzionamento dell'inconscio perché è anche ciò che causa lo scoppio delle guerre.
  
-Come riconosciuto da Le Bon, le masse sentono sempre il bisogno di identificarsi in un individuo carismatico (anche nell'accezione partitica) capace di attrarre il consenso con la sua comunicazione. A differenza di Marx, secondo Le Bon ciò che muove il mondo non è l'economia, ma l'emotività delle persone. La religione passa in secondo piano, e nasce la necessità di un senso di <<religiosità>> laico, costituita dall'ideologia del partito. Nietzsche esalta l'idea della forza individuale e del Darwinismo sociale, che prevede l'eliminazione (giustificata) della parte più debole della popolazione. Freud, che non è un filosofo bensì un medico (fisologo), scopre una vasta regione della mente --- l'inconscio --- su cui si basa la psicanalisi, e chi parla alla folla e ne suscita il movimento parla proprio alla parte istintuale e inconsapevole della mente. È importante comprendere il funzionamento dell'inconscio perché è anche ciò che causa lo scoppio delle guerre. +Molti elementi Cristiani si trovano a partecipare a vari movimenti politici (seppur non di nome, in quanto non potevano ufficialmente operare politicamente). La massa è influenzata maggiormente dai grandi partiti di stampo socialista, che si fanno chiamare <<comunisti>>, anche se in realtà i partiti di sinistra di questo periodo sono prevalentemente socialisti e socialdemocratici. I grandi partiti comunisti non adottavano la teoria revisionista di Bernstein ma non spingevano nemmeno per la rivoluzione. Essi lottavano comunque per il potere economico e politico del popolo (come il suffragio universale conquistato in Inghilterra dal popolo). Quanto avverrà nella Rivoluzione Russa sarà ben lontano dagli obiettivi del comunismo in termini marxiani (mancano gli operai). Il movimento sindacale la fa da padrone in Europa, con il mito dello sciopero generale come mezzo per attuare cambiamenti. In Germania, un piccolo gruppo di dissidenti capeggiati da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht costituiscono la cosiddetta Lega di Spartaco, gli unici interessati a una rivoluzione e gli unici reali //comunisti// in Germania.
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-Molti elementi Cristiani si trovano a partecipare a vari movimenti politici (seppur non di nome). La massa è influenzata maggiormente dai grandi partiti di stampo socialista, che si fanno chiamare <<comunisti>>, anche se in realtà i partiti di sinistra di questo periodo sono prevalentemente socialisti e social-democratici. I grandi partiti comunisti non adottavano la teoria revisionista di Bernstein ma non spingevano nemmeno per la rivoluzione. Essi lottavano comunque per il potere economico e politico del popolo (es. suffragio universale in Inghilterra). Quanto avverrà nella Rivoluzione Russa sarà ben lontano dagli obiettivi del comunismo in termini marxiani (mancano gli operai). Il movimento sindacale la fa da padrone, con il mito dello sciopero generale come mezzo per attuare cambiamenti. +
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-In Germania, un piccolo gruppo di dissidenti capeggiati da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht costituiscono la cosiddetta Lega di Spartaco, gli unici interessati a una rivoluzione+
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-Nel 1877 il Generale MacMahon tentò con un colpo di Stato di portare la Repubblica Francese a un governo simile a quello prussiano. Un altro tentativo fu quello nel 1889 da parte di Boulanger, molto più competente di MacMahon, che ottenne il consenso del popolo. La sua fu una repubblica debole, danneggiata dalle pressioni sia a sinistra che a destra come avviene in ogni circostanza dove il governo è in crisi, viene cercato il capro espiatorio. Tale elemento fu individuato nella sconfitta da parte della Prussia: questa in parte era vista con ammirazione, in quanto in grado di organizzare le proprie istituzioni senza le inefficienze del Repubblicanesimo, in parte con odio, per via della sconfitta di Sedan del 1870. L'obiettivo fu quello di portare questo sentimento verso un singolo soggetto: gli ebrei; la Francia fu il luogo dove ebbe inizio una grande corrente di intellettuali politici antisemiti; contemporaneamente vi fu un fallimento nella costruzione del canale di Panama a opera di una compagnia composta prevalentemente da ebrei, dovuta a uno scandalo finanziario in cui molti francesi persero i propri capitali. +
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-🎬 L'ufficiale e la spia (2019) +
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-In questo clima di antisemitismo, si ebbe anche il Caso Dreyfus. Alfred Dreyfus era un capitano francese di origine ebraica, che venne accusato di aver delato importanti segreti ai tedeschi. In effetti vi fu una fuga non particolarmente grave di informazioni in Germania, ma Dreyfus non era coinvolto. Egli fu sottoposto a un processo in cui fu incriminato usando prove falsificate, per salvare altri ufficiali — i reali autori della fuga di notizie — nonché per aumentare la tensione in Francia, esacerbando gli animi e portando a una militarizzazione dello Stato. +
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-L'affare Dreyfus fu l'esemplificazione dello scontro delle due anime politiche nell'Europa di quel periodo. Da un lato vi erano i reazionari, nazionalisti e nostalgici della monarchia, dall'altro vi era tutto il mondo delle masse che desideravano cambiamenti. Zola si prese a cuore la vicenda pubblicando il suo celebre articolo, //J'accuse//in cui affermava che Dreyfus fosse diventato capro espiatorio di una tensione politica in Francia e Europa che non vedeva l'ora di venire fuori. Con un conflitto di tale portata, solo una guerra ne sarebbe potuta risultare. Al termine del processo, Dreyfus fu riabilitato totalmente e venne messo il luce l'inganno che lo aveva ingiustamente accusato, mostrando come vi era uno spiraglio di apertura alla sinistra. Ad alimentare ulteriormente il conflitto furono i //Protocolli dei Savi di Sion//, scritti realizzati da antisemiti dell'impero zarista (un falso storico) che avrebbero mostrato un piano segreto degli Ebrei di conquistare il mondo. +
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-Al contempo, si ebbe il sindacalismo rivoluzionario: lo sciopero generale deve essere uno strumento di lotta per avviare la rivoluzione per il proletariato. Una volta che tutti i lavoratori paralizzano l'operatività di uno Stato, esso è costretto a venire a patti con la classe dei lavoratori. I diritti per cui lottavano erano il suffragio universale, una regolamentazione sulle ore di lavoro e sulla paga e una più giusta distribuzione delle tasse. Il sindacalismo sfocia a volte nell'estremo opposto, come nel caso di Charles Mauras che fomentò un nazionalismo prettamente di destra, basato su rivendicazioni monarchiche. +
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-Giolitti fu il <<terzo dittatore della sinistra storica>>; fu a capo del Partito Liberale, che perdurò fino al crollo Prima Repubblica. Egli sosteneva una posizione politica riformista-conservatrice, ma essendo comunque nel novero della Sinistra Storica era un protezionista e non liberista. Davanti all'Italia di fine Ottocento, appena dopo i moti del pane, riconobbe che reprimere le rivolte e schierare l'esercito sarebbe stato inutile. +
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-In quanto capace politico, egli decise di iniziare un dialogo con le classi facendo concessioni che non mettessero in pericolo lo stato ma fossero efficaci al fine di dissipare i dissensi. Legalizzò lo sciopero, e così facendo lo privò di alcun significato eversivo. Riconobbe il disagio dei lavoratori e pensò a una concezione moderna dello Stato, come mediatore tra lavoratori e datori di lavoro, regolatore del capitalismo e garante degli interessi di tutti i cittadini. Nel 1904 si ebbe così il primo sciopero generale, conseguente a un eccidio di minatori operato da soldati in Sardegna. Giolitti chiese ai generali dell'esercito di non compiere alcuna rappresaglia nei confronti dei manifestanti. Egli avviò una serie di riforme, oggi viste come <<di sinistra>>, che gli fecero guadagnare la collaborazione non ufficiale da parte dell'ala riformista di Turati nel Partito Socialista italiano. Nel 1912 Giolitti concesse il suffragio universale maschile a tutti i maggiorenni, a coloro non sapessero leggere né scrivere a partire dai trent'anni, nonché ai reduci di guerra. Mantenne comunque il protezionismo, non alterando alcun parametro della politica economica del periodo, poiché //in quel momento// funzionava. Nel caso di Giolitti, tuttavia, il sistema esistente si incancrenisce: il metodo politico con cui Giolitti andava avanti, il clientelismo, arriva ad alti livelli; si pongono le basi per un sistema alternativo in quanto il potere sta nelle mani dei latifondisti; la popolazione del Sud sente più vicini gli esponenti dello <<Stato parallelo>> (la mafia) rispetto a quello dello Stato italiano, e si creano sia grandi disparità tra Nord e Sud, tutt'oggi osservabili, che moti migratori. Al contempo al Nord si sviluppano l'industria siderurgica, chimica e meccanica: la siderurgia in particolare è indirizzata nella costruzione delle strade e delle armi.+