Entrambe le parti precedenti la revisione Revisione precedente Prossima revisione | Revisione precedente |
storia:prima_guerra_mondiale [2022/06/16 11:35] – [Attentato di Sarajevo] the_blaster | storia:prima_guerra_mondiale [2022/06/17 10:03] (versione attuale) – the_blaster |
---|
| |
==== Congresso di Berlino ==== | ==== Congresso di Berlino ==== |
[{{ :storia:congresso-berlino.jpg?direct&400|Congresso di Berlino, 1878}}] | [{{ :storia:congresso-berlino.jpg?direct&250|Congresso di Berlino, 1878}}] |
Appena dopo la tensione tra Serbia e Montenegro, e l'Impero Turco, in cui era intervenuta la Russia sconfiggendo l'esercito turco, vi era stato un eccessivo rafforzamento della Serbia, nonché la promessa di formare uno Stato indipendente: la Bulgaria. Questi prospetti rafforzavano sul quadro europeo la Russia, e la Gran Bretagna, che costituiva una sorta di arbitro in Europa per i rapporti internazionali, non era mai stata favorevole al rafforzamento del controllo di un singolo Stato (o più Stati afferenti a una stessa matrice, come saranno Germania e Austria) sul continente europeo. Anche l'Austro-Ungheria, diretto concorrente della Russia, era preoccupata per il potere che stava acquisendo l'Impero Zarista. Al Congresso di Berlino del 1878, Austria e Inghilterra promisero ai turchi la protezione dalla Russia, bloccarono la nascita della Bulgaria indipendente nella zona di influenza della Russia, e si spartirono i Balcani: l'Austro-Ungheria ottenne la Bosnia-Erzegovina, mentre l'Inghilterra ebbe l'isola di Cipro. | Appena dopo la tensione tra Serbia e Montenegro, e l'Impero Turco, in cui era intervenuta la Russia sconfiggendo l'esercito turco, vi era stato un eccessivo rafforzamento della Serbia, nonché la promessa di formare uno Stato indipendente: la Bulgaria. Questi prospetti rafforzavano sul quadro europeo la Russia, e la Gran Bretagna, che costituiva una sorta di arbitro in Europa per i rapporti internazionali, non era mai stata favorevole al rafforzamento del controllo di un singolo Stato (o più Stati afferenti a una stessa matrice, come saranno Germania e Austria) sul continente europeo. Anche l'Austro-Ungheria, diretto concorrente della Russia, era preoccupata per il potere che stava acquisendo l'Impero Zarista. Al Congresso di Berlino del 1878, Austria e Inghilterra promisero ai turchi la protezione dalla Russia, bloccarono la nascita della Bulgaria indipendente nella zona di influenza della Russia, e si spartirono i Balcani: l'Austro-Ungheria ottenne la Bosnia-Erzegovina, mentre l'Inghilterra ebbe l'isola di Cipro. |
| |
| |
==== Attentato di Sarajevo ==== | ==== Attentato di Sarajevo ==== |
[{{ :storia:attentato-sarajevo.jpg?direct&250|Attentato di Sarajevo, 28 giugno 1914}}] | |
Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, Bosnia-Erzegovina (parte dell'Impero Austroungarico), l'Arciduca Francesco Ferdinando in visita fu assassinato con un colpo di pistola assieme alla moglie da parte di Gavrilo Princip. Questi faceva parte di un'organizzazione nazionalistica (La Giovane Bosnia), che voleva anch'essa liberare dall'Austria il suo territorio. La società segreta era imbevuta di ideali anarchici; alcuni dei membri della Giovane Bosnia aderivano alla Mano Nera, organizzazione anarchica basata sul principio "Unione o Morte", con un'enfasi posta sulla potenza dell'iniziativa di attentato del singolo. L'attentato è visto dunque come la punta dell'iceberg del problema di una Bosnia che voleva uscire dalla sfera d'influenza dell'Austria. | Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, Bosnia-Erzegovina (parte dell'Impero Austroungarico), l'Arciduca Francesco Ferdinando in visita fu assassinato con un colpo di pistola assieme alla moglie da parte di Gavrilo Princip. Questi faceva parte di un'organizzazione nazionalistica (La Giovane Bosnia), che voleva anch'essa liberare dall'Austria il suo territorio. La società segreta era imbevuta di ideali anarchici; alcuni dei membri della Giovane Bosnia aderivano alla Mano Nera, organizzazione anarchica basata sul principio "Unione o Morte", con un'enfasi posta sulla potenza dell'iniziativa di attentato del singolo. L'attentato è visto dunque come la punta dell'iceberg del problema di una Bosnia che voleva uscire dalla sfera d'influenza dell'Austria. |
| |
| |
===== Il Conflitto ===== | ===== Il Conflitto ===== |
| [{{ :storia:attentato-sarajevo.jpg?direct&250|Attentato di Sarajevo, 28 giugno 1914}}] |
| |
L'1 agosto 1914, l'Austria dichiara guerra alla Serbia. L'alleanza era di carattere prettamente difensivo, ma l'Austria presenta la guerra come necessaria, e la sua posizione come difensiva, non offensiva, in quanto il primo atto di guerra era stato l'assassinio dell'Arciduca. A questo punto la Germania, per la triplice alleanza, è costretta a intervenire: sempre l'1 agosto dichiara guerra alla Russia. Il giorno successivo, il 2 agosto, ha inizio la campagna tedesca in Belgio. Questo territorio, con numerose città fortificate, non risulta affatto semplice e <<indolore>> da attraversare, come la Germania aveva invece promesso all'Inghilterra. La Germania è estremamente brutale in Belgio, assediando i roccaforti e combattendo con i locali, pertanto l'Inghilterra decide di dichiarare guerra alla Germania. A questo punto le truppe si stanziano in Alsazia e in Prussia Orientale, in quest'ultima comandati dal maresciallo Paul von Hindenburg((Assieme a Ludendorff, avrà un ruolo apicale nel primo dopoguerra tedesco)). Non riescono ad arrivare a Parigi, e si aprono due fronti: con i francesi e con gli inglesi, combattendo le battaglie della Marna. | L'1 agosto 1914, l'Austria dichiara guerra alla Serbia. L'alleanza era di carattere prettamente difensivo, ma l'Austria presenta la guerra come necessaria, e la sua posizione come difensiva, non offensiva, in quanto il primo atto di guerra era stato l'assassinio dell'Arciduca. A questo punto la Germania, per la triplice alleanza, è costretta a intervenire: sempre l'1 agosto dichiara guerra alla Russia. Il giorno successivo, il 2 agosto, ha inizio la campagna tedesca in Belgio. Questo territorio, con numerose città fortificate, non risulta affatto semplice e <<indolore>> da attraversare, come la Germania aveva invece promesso all'Inghilterra. La Germania è estremamente brutale in Belgio, assediando i roccaforti e combattendo con i locali, pertanto l'Inghilterra decide di dichiarare guerra alla Germania. A questo punto le truppe si stanziano in Alsazia e in Prussia Orientale, in quest'ultima comandati dal maresciallo Paul von Hindenburg((Assieme a Ludendorff, avrà un ruolo apicale nel primo dopoguerra tedesco)). Non riescono ad arrivare a Parigi, e si aprono due fronti: con i francesi e con gli inglesi, combattendo le battaglie della Marna. |
Nei progetti dell'impero tedesco sarebbe dovuta essere una guerra-lampo, cosa che non avvenne: fu invece una guerra di grande logoramento, una guerra di trincea. La trincea fu proprio la protagonista di questo conflitto. I soldati soffrirono pesantemente e vi furono tentativi di ribellione, ad esempio da parte dei soldati francesi. Sul fronte orientale è importante ricordare la battaglia di Tannenberg e le due battaglie dei laghi Masuri tra l'esercito tedesco e l'esercito russo. La Russia, fiaccata da queste lotte, era in grande sofferenza: all'inizio del 1917 la Germania aveva vinto sul fronte orientale, pur essendo fuori dalla tabella di marcia del Piano Schlieffen. | Nei progetti dell'impero tedesco sarebbe dovuta essere una guerra-lampo, cosa che non avvenne: fu invece una guerra di grande logoramento, una guerra di trincea. La trincea fu proprio la protagonista di questo conflitto. I soldati soffrirono pesantemente e vi furono tentativi di ribellione, ad esempio da parte dei soldati francesi. Sul fronte orientale è importante ricordare la battaglia di Tannenberg e le due battaglie dei laghi Masuri tra l'esercito tedesco e l'esercito russo. La Russia, fiaccata da queste lotte, era in grande sofferenza: all'inizio del 1917 la Germania aveva vinto sul fronte orientale, pur essendo fuori dalla tabella di marcia del Piano Schlieffen. |
| |
La Rivoluzione Russa avviene nel contesto della Prima Guerra Mondiale: la Russia, che è giunta allo sfinimento, cerca di trovare una soluzione. La prima strada individuata è quella della Prima Rivoluzione Russa: a marzo 1817 (nel calendario russo febbraio, da qui "Rivoluzione di febbraio") viene rovesciato il regime zarista e lo zar con tutta la famiglia Romanov vengono posti in prigionia sotto tutela. Subito dopo la Rivoluzione d'ottobre tutta la famiglia verrà uccisa. I nobili scappano dalla Russia, e prende il potere il principe L'Vov: non è né un governo zarista né uno socialista-democratico; si tratta un governo moderato, favorevole alla continuazione della guerra, che crollerà sotto il peso della pressione dei socialdemocratici (che nel corso della battaglia si definiranno Comunisti) guidati da Lenin. Lenin si batté per la resa incondizionata della Russia, che si materializzò nella pace di Brest-Litovsk (1918): la Russia perde tutta l'Ucraina, la Polonia, la Romania e tutto il territorio al di là di Riga. Ciononostante la Russia era in un clima di ottimismo: faro di un socialismo concreto e realizzato, dopo aver abbattuto con successo il regime zarista. Con la pace definitiva, dopo il Trattato di Versailles, alcuni territori verranno riguadagnati per la Russia. | La Rivoluzione Russa avviene nel contesto della Prima Guerra Mondiale: la Russia, che è giunta allo sfinimento, cerca di trovare una soluzione. La prima strada individuata è quella della Prima Rivoluzione Russa: a marzo 1917 (nel calendario russo febbraio, da qui "Rivoluzione di febbraio") viene rovesciato il regime zarista e lo zar con tutta la famiglia Romanov vengono posti in prigionia sotto tutela. Subito dopo la Rivoluzione d'ottobre tutta la famiglia verrà uccisa. I nobili scappano dalla Russia, e prende il potere il principe L'Vov: non è né un governo zarista né uno socialista-democratico; si tratta un governo moderato, favorevole alla continuazione della guerra, che crollerà sotto il peso della pressione dei socialdemocratici (che nel corso della battaglia si definiranno Comunisti) guidati da Lenin. Lenin si batté per la resa incondizionata della Russia, che si materializzò nella pace di Brest-Litovsk (1918): la Russia perde tutta l'Ucraina, la Polonia, la Romania e tutto il territorio al di là di Riga. Ciononostante la Russia era in un clima di ottimismo: faro di un socialismo concreto e realizzato, dopo aver abbattuto con successo il regime zarista. Con la pace definitiva, dopo il Trattato di Versailles, alcuni territori verranno riguadagnati per la Russia. |
| |
| [{{ :storia:1916_a.jpg?direct&250|Fronti e battaglie alla fine del 1916}}] |
| |
Il 1917 è un anno cruciale per una serie di motivazioni. Dopo l'uscita di scena della Russia, in quest'anno entrarono in guerra gli Stati Uniti d'America. Gli USA entrarono in guerra per più motivi; la principale ragione era legata alla sicurezza commerciale e l'orgoglio nazionalistico: la Germania aveva potenziato la propria flotta con i sommergibili, attaccando le navi inglesi e americane portando a una serie di perdite: erano colpite sia le nave commerciali che quelle passeggere. Nel 1912 il piroscafo del Lusitania viene fatto affondare. La WW1 non risulta tragica per gli USA: essa è combattuta fuori dal suolo americano e non è devastante quanto per l'Europa. Il Presidente democratico Woodrow Wilson scrive 14 punti per definire il futuro assetto dell'Europa, tra cui: | Il 1917 è un anno cruciale per una serie di motivazioni. Dopo l'uscita di scena della Russia, in quest'anno entrarono in guerra gli Stati Uniti d'America. Gli USA entrarono in guerra per più motivi; la principale ragione era legata alla sicurezza commerciale e l'orgoglio nazionalistico: la Germania aveva potenziato la propria flotta con i sommergibili, attaccando le navi inglesi e americane portando a una serie di perdite: erano colpite sia le nave commerciali che quelle passeggere. Nel 1912 il piroscafo del Lusitania viene fatto affondare. La WW1 non risulta tragica per gli USA: essa è combattuta fuori dal suolo americano e non è devastante quanto per l'Europa. Il Presidente democratico Woodrow Wilson scrive 14 punti per definire il futuro assetto dell'Europa, tra cui: |
==== L'Italia ==== | ==== L'Italia ==== |
| |
| [{{ :storia:propaganda-italiana-ww1.jpg?direct&250|Propaganda italiana nella prima guerra mondiale}}] |
Pur essendo legata alla Triplice Alleanza (con Austro-Ungheria e Germania, a scopo difensivo) dal 1882, essa non si aspettava la partecipazione dell'Italia. La Francia gareggiava con l'Italia per l'Africa, cercando di espandere il proprio territorio di impero coloniale. L'Italia non aveva ancora completato il suo risorgimento: mancavano ancora la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia (Trento e Trieste). La Francia aveva occupato il Marocco, l'Algeria e la Tunisia, mentre l'Italia la Libia. Tuttavia, Trento e Trieste erano ancora in mano all'Austria, in contrasto al principio di autodeterminazione. Salandra, liberal-conservatore fissato da Giolitti, fa dichiarare la neutralità dell'Italia. | Pur essendo legata alla Triplice Alleanza (con Austro-Ungheria e Germania, a scopo difensivo) dal 1882, essa non si aspettava la partecipazione dell'Italia. La Francia gareggiava con l'Italia per l'Africa, cercando di espandere il proprio territorio di impero coloniale. L'Italia non aveva ancora completato il suo risorgimento: mancavano ancora la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia (Trento e Trieste). La Francia aveva occupato il Marocco, l'Algeria e la Tunisia, mentre l'Italia la Libia. Tuttavia, Trento e Trieste erano ancora in mano all'Austria, in contrasto al principio di autodeterminazione. Salandra, liberal-conservatore fissato da Giolitti, fa dichiarare la neutralità dell'Italia. |
| |
| |
Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra, in modo alquanto confusionario: essendo stato tenuto segreto il patto di Londra, l'uomo comune non sa nemmeno contro chi sta combattendo. Entrando in guerra solo contro l'Austro-Ungheria, l'Italia mostra un comportamento ipocrita a livello internazionale e si crea un clima di guerra civile in cui il re, di fatto, ha compiuto un colpo di stato. Pressata, dichiara successivamente guerra agli altri Stati minori che fiancheggiano l'Austria. Con i tedeschi non vi sono battaglie e la situazione rimane ambigua: i tedeschi entravano e uscivano dall'Italia senza essere attaccati. Pressata da tutti i lati e accusata di doppio gioco, con la caduta di Salandra nel 1916, ad agosto dichiara guerra anche alla Germania. | Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra, in modo alquanto confusionario: essendo stato tenuto segreto il patto di Londra, l'uomo comune non sa nemmeno contro chi sta combattendo. Entrando in guerra solo contro l'Austro-Ungheria, l'Italia mostra un comportamento ipocrita a livello internazionale e si crea un clima di guerra civile in cui il re, di fatto, ha compiuto un colpo di stato. Pressata, dichiara successivamente guerra agli altri Stati minori che fiancheggiano l'Austria. Con i tedeschi non vi sono battaglie e la situazione rimane ambigua: i tedeschi entravano e uscivano dall'Italia senza essere attaccati. Pressata da tutti i lati e accusata di doppio gioco, con la caduta di Salandra nel 1916, ad agosto dichiara guerra anche alla Germania. |
| |
| [{{ :storia:italia-1917.jpg?direct&250|Fronte Italiano con le potenze della Triplice Alleanza nella prima guera mondiale}}] |
| |
Luigi Cadorna, capo delle forze militari italiane, inaugura il principio delle <<spallate>>, avanzando a tutti i costi e mantenendo l'offensiva. Questo principio viene applicato su due fronti di combattimento: | Luigi Cadorna, capo delle forze militari italiane, inaugura il principio delle <<spallate>>, avanzando a tutti i costi e mantenendo l'offensiva. Questo principio viene applicato su due fronti di combattimento: |
* l'altro fronte è l'Isonzo, dove si contano ben 12 battaglie, ripetuti attacchi ordinati da Cadorna(("Un esaltato, che non faceva altro che ricusare gli ufficiali, mandava a casa chiunque gli muovesse contro critiche")) | * l'altro fronte è l'Isonzo, dove si contano ben 12 battaglie, ripetuti attacchi ordinati da Cadorna(("Un esaltato, che non faceva altro che ricusare gli ufficiali, mandava a casa chiunque gli muovesse contro critiche")) |
| |
Dopo l'acquisizione di Gorizia nel 1916 l'Italia ha perso le forze, e le successive spedizioni punitive di cui è oggetto lasciano numerosi feriti e morti. Nel frattempo i tedeschi sconfitti sul fronte orientale ritornano all'Isonzo e sfidano gli italiani a Caporetto (oggi in Slovenia), dove si ha una significativa disfatta italiana di cui sono responsabili i comandanti Cadorna e Badoglio: si creano varchi nelle trincee e i tedeschi si avvalgono della tecnica dell’infiltrazione; si ritirano al Po e molti vengono uccisi a Tagliamento. In questo momento storico stiamo perdendo Venezia-Giulia, Veneto e Colli Euganei. | Dopo l'acquisizione di Gorizia nel 1916 l'Italia ha perso le forze, e le successive spedizioni punitive di cui è oggetto lasciano numerosi feriti e morti. Nel frattempo i tedeschi vincitori sul fronte orientale ritornano all'Isonzo e sfidano gli italiani a Caporetto (oggi in Slovenia), dove si ha una significativa disfatta italiana di cui sono responsabili i comandanti Cadorna e Badoglio: si creano varchi nelle trincee e i tedeschi si avvalgono della tecnica dell’infiltrazione; si ritirano al Po e molti vengono uccisi a Tagliamento. In questo momento storico stiamo perdendo Venezia-Giulia, Veneto e Colli Euganei. |
| |
A Cadorna è tolto il controllo delle forze armate che passa ad Armando Diaz: una tattica difensiva e prudente, diametralmente opposta a quella di Cadorna. Ritirandosi sempre più, si fanno arrivare gli austriaci fino a Vittorio Veneto dove vengono vinti a ottobre 1918. | A Cadorna è tolto il controllo delle forze armate che passa ad Armando Diaz: una tattica difensiva e prudente, diametralmente opposta a quella di Cadorna. Ritirandosi sempre più, si fanno arrivare gli austriaci fino a Vittorio Veneto dove vengono vinti a ottobre 1918. |
La presidenza del consiglio passa a Vittorio Emanuele Orlando, che sarà in seguito il capo della delegazione italiana nel Trattato di Versailles (1919), e diverrà il capro espiatorio contro cui si scatenerà la rabbia degli italiani per non avere ottenuto con il Trattato di Trianon (1920) quanto era stato promesso con il Patto di Londra (1915). Orlando ottiene la vittoria a Vittorio Veneto anche grazie agli accordi fatti con gli industriali (ad esempio la FIAT), che aumenta la produzione di macchine belliche. | La presidenza del consiglio passa a Vittorio Emanuele Orlando, che sarà in seguito il capo della delegazione italiana nel Trattato di Versailles (1919), e diverrà il capro espiatorio contro cui si scatenerà la rabbia degli italiani per non avere ottenuto con il Trattato di Trianon (1920) quanto era stato promesso con il Patto di Londra (1915). Orlando ottiene la vittoria a Vittorio Veneto anche grazie agli accordi fatti con gli industriali (ad esempio la FIAT), che aumenta la produzione di macchine belliche. |
| |
Il 3 novembre l'Austro-ungheria firma la resa all'Italia: era stata fiaccata, assieme alla Germania((Che aveva solo vinto contro l'Italia)) dalla controffensiva dell'intesa dopo l'entrata in guerra degli USA. Le questioni importanti vengono discusse nel 1919 a Versailles, dove l'Italia non viene discussa. | Il 3 novembre l'Austro-ungheria firma la resa all'Italia: era stata fiaccata, assieme alla Germania((Che aveva solo vinto contro l'Italia)) dalla controffensiva dell'intesa dopo l'entrata in guerra degli USA. Le questioni importanti vengono discusse nel 1919 a Versailles, dove l'Italia viene marginalmente considerata. |