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La Rivoluzione Russa avviene nel contesto della Prima Guerra Mondiale: la Russia, che è giunta allo sfinimento, cerca di trovare una soluzione. La prima strada individuata è quella della Prima Rivoluzione Russa: a marzo 1917 (nel calendario russo febbraio, da qui "Rivoluzione di febbraio") viene rovesciato il regime zarista e lo zar con tutta la famiglia Romanov vengono posti in prigionia sotto tutela. Subito dopo la Rivoluzione d'ottobre tutta la famiglia verrà uccisa. I nobili scappano dalla Russia, e prende il potere il principe L'Vov: non è né un governo zarista né uno socialista-democratico; si tratta un governo moderato, favorevole alla continuazione della guerra, che crollerà sotto il peso della pressione dei socialdemocratici (che nel corso della battaglia si definiranno Comunisti) guidati da Lenin. Lenin si batté per la resa incondizionata della Russia, che si materializzò nella pace di Brest-Litovsk (1918): la Russia perde tutta l'Ucraina, la Polonia, la Romania e tutto il territorio al di là di Riga. Ciononostante la Russia era in un clima di ottimismo: faro di un socialismo concreto e realizzato, dopo aver abbattuto con successo il regime zarista. Con la pace definitiva, dopo il Trattato di Versailles, alcuni territori verranno riguadagnati per la Russia. | La Rivoluzione Russa avviene nel contesto della Prima Guerra Mondiale: la Russia, che è giunta allo sfinimento, cerca di trovare una soluzione. La prima strada individuata è quella della Prima Rivoluzione Russa: a marzo 1917 (nel calendario russo febbraio, da qui "Rivoluzione di febbraio") viene rovesciato il regime zarista e lo zar con tutta la famiglia Romanov vengono posti in prigionia sotto tutela. Subito dopo la Rivoluzione d'ottobre tutta la famiglia verrà uccisa. I nobili scappano dalla Russia, e prende il potere il principe L'Vov: non è né un governo zarista né uno socialista-democratico; si tratta un governo moderato, favorevole alla continuazione della guerra, che crollerà sotto il peso della pressione dei socialdemocratici (che nel corso della battaglia si definiranno Comunisti) guidati da Lenin. Lenin si batté per la resa incondizionata della Russia, che si materializzò nella pace di Brest-Litovsk (1918): la Russia perde tutta l'Ucraina, la Polonia, la Romania e tutto il territorio al di là di Riga. Ciononostante la Russia era in un clima di ottimismo: faro di un socialismo concreto e realizzato, dopo aver abbattuto con successo il regime zarista. Con la pace definitiva, dopo il Trattato di Versailles, alcuni territori verranno riguadagnati per la Russia. |
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[{{ :storia:esercito_tedesco_in_marcia.jpg?direct&250|Esercito tedesco durante la prima guerra mondiale}}] | [{{ :storia:1916_a.jpg?direct&250|Fronti e battaglie alla fine del 1916}}] |
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Il 1917 è un anno cruciale per una serie di motivazioni. Dopo l'uscita di scena della Russia, in quest'anno entrarono in guerra gli Stati Uniti d'America. Gli USA entrarono in guerra per più motivi; la principale ragione era legata alla sicurezza commerciale e l'orgoglio nazionalistico: la Germania aveva potenziato la propria flotta con i sommergibili, attaccando le navi inglesi e americane portando a una serie di perdite: erano colpite sia le nave commerciali che quelle passeggere. Nel 1912 il piroscafo del Lusitania viene fatto affondare. La WW1 non risulta tragica per gli USA: essa è combattuta fuori dal suolo americano e non è devastante quanto per l'Europa. Il Presidente democratico Woodrow Wilson scrive 14 punti per definire il futuro assetto dell'Europa, tra cui: | Il 1917 è un anno cruciale per una serie di motivazioni. Dopo l'uscita di scena della Russia, in quest'anno entrarono in guerra gli Stati Uniti d'America. Gli USA entrarono in guerra per più motivi; la principale ragione era legata alla sicurezza commerciale e l'orgoglio nazionalistico: la Germania aveva potenziato la propria flotta con i sommergibili, attaccando le navi inglesi e americane portando a una serie di perdite: erano colpite sia le nave commerciali che quelle passeggere. Nel 1912 il piroscafo del Lusitania viene fatto affondare. La WW1 non risulta tragica per gli USA: essa è combattuta fuori dal suolo americano e non è devastante quanto per l'Europa. Il Presidente democratico Woodrow Wilson scrive 14 punti per definire il futuro assetto dell'Europa, tra cui: |
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Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra, in modo alquanto confusionario: essendo stato tenuto segreto il patto di Londra, l'uomo comune non sa nemmeno contro chi sta combattendo. Entrando in guerra solo contro l'Austro-Ungheria, l'Italia mostra un comportamento ipocrita a livello internazionale e si crea un clima di guerra civile in cui il re, di fatto, ha compiuto un colpo di stato. Pressata, dichiara successivamente guerra agli altri Stati minori che fiancheggiano l'Austria. Con i tedeschi non vi sono battaglie e la situazione rimane ambigua: i tedeschi entravano e uscivano dall'Italia senza essere attaccati. Pressata da tutti i lati e accusata di doppio gioco, con la caduta di Salandra nel 1916, ad agosto dichiara guerra anche alla Germania. | Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra, in modo alquanto confusionario: essendo stato tenuto segreto il patto di Londra, l'uomo comune non sa nemmeno contro chi sta combattendo. Entrando in guerra solo contro l'Austro-Ungheria, l'Italia mostra un comportamento ipocrita a livello internazionale e si crea un clima di guerra civile in cui il re, di fatto, ha compiuto un colpo di stato. Pressata, dichiara successivamente guerra agli altri Stati minori che fiancheggiano l'Austria. Con i tedeschi non vi sono battaglie e la situazione rimane ambigua: i tedeschi entravano e uscivano dall'Italia senza essere attaccati. Pressata da tutti i lati e accusata di doppio gioco, con la caduta di Salandra nel 1916, ad agosto dichiara guerra anche alla Germania. |
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| [{{ :storia:italia-1917.jpg?direct&250|Fronte Italiano con le potenze della Triplice Alleanza nella prima guera mondiale}}] |
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Luigi Cadorna, capo delle forze militari italiane, inaugura il principio delle <<spallate>>, avanzando a tutti i costi e mantenendo l'offensiva. Questo principio viene applicato su due fronti di combattimento: | Luigi Cadorna, capo delle forze militari italiane, inaugura il principio delle <<spallate>>, avanzando a tutti i costi e mantenendo l'offensiva. Questo principio viene applicato su due fronti di combattimento: |
* l'altro fronte è l'Isonzo, dove si contano ben 12 battaglie, ripetuti attacchi ordinati da Cadorna(("Un esaltato, che non faceva altro che ricusare gli ufficiali, mandava a casa chiunque gli muovesse contro critiche")) | * l'altro fronte è l'Isonzo, dove si contano ben 12 battaglie, ripetuti attacchi ordinati da Cadorna(("Un esaltato, che non faceva altro che ricusare gli ufficiali, mandava a casa chiunque gli muovesse contro critiche")) |
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Dopo l'acquisizione di Gorizia nel 1916 l'Italia ha perso le forze, e le successive spedizioni punitive di cui è oggetto lasciano numerosi feriti e morti. Nel frattempo i tedeschi sconfitti sul fronte orientale ritornano all'Isonzo e sfidano gli italiani a Caporetto (oggi in Slovenia), dove si ha una significativa disfatta italiana di cui sono responsabili i comandanti Cadorna e Badoglio: si creano varchi nelle trincee e i tedeschi si avvalgono della tecnica dell’infiltrazione; si ritirano al Po e molti vengono uccisi a Tagliamento. In questo momento storico stiamo perdendo Venezia-Giulia, Veneto e Colli Euganei. | Dopo l'acquisizione di Gorizia nel 1916 l'Italia ha perso le forze, e le successive spedizioni punitive di cui è oggetto lasciano numerosi feriti e morti. Nel frattempo i tedeschi vincitori sul fronte orientale ritornano all'Isonzo e sfidano gli italiani a Caporetto (oggi in Slovenia), dove si ha una significativa disfatta italiana di cui sono responsabili i comandanti Cadorna e Badoglio: si creano varchi nelle trincee e i tedeschi si avvalgono della tecnica dell’infiltrazione; si ritirano al Po e molti vengono uccisi a Tagliamento. In questo momento storico stiamo perdendo Venezia-Giulia, Veneto e Colli Euganei. |
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A Cadorna è tolto il controllo delle forze armate che passa ad Armando Diaz: una tattica difensiva e prudente, diametralmente opposta a quella di Cadorna. Ritirandosi sempre più, si fanno arrivare gli austriaci fino a Vittorio Veneto dove vengono vinti a ottobre 1918. | A Cadorna è tolto il controllo delle forze armate che passa ad Armando Diaz: una tattica difensiva e prudente, diametralmente opposta a quella di Cadorna. Ritirandosi sempre più, si fanno arrivare gli austriaci fino a Vittorio Veneto dove vengono vinti a ottobre 1918. |
La presidenza del consiglio passa a Vittorio Emanuele Orlando, che sarĂ in seguito il capo della delegazione italiana nel Trattato di Versailles (1919), e diverrĂ il capro espiatorio contro cui si scatenerĂ la rabbia degli italiani per non avere ottenuto con il Trattato di Trianon (1920) quanto era stato promesso con il Patto di Londra (1915). Orlando ottiene la vittoria a Vittorio Veneto anche grazie agli accordi fatti con gli industriali (ad esempio la FIAT), che aumenta la produzione di macchine belliche. | La presidenza del consiglio passa a Vittorio Emanuele Orlando, che sarĂ in seguito il capo della delegazione italiana nel Trattato di Versailles (1919), e diverrĂ il capro espiatorio contro cui si scatenerĂ la rabbia degli italiani per non avere ottenuto con il Trattato di Trianon (1920) quanto era stato promesso con il Patto di Londra (1915). Orlando ottiene la vittoria a Vittorio Veneto anche grazie agli accordi fatti con gli industriali (ad esempio la FIAT), che aumenta la produzione di macchine belliche. |
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Il 3 novembre l'Austro-ungheria firma la resa all'Italia: era stata fiaccata, assieme alla Germania((Che aveva solo vinto contro l'Italia)) dalla controffensiva dell'intesa dopo l'entrata in guerra degli USA. Le questioni importanti vengono discusse nel 1919 a Versailles, dove l'Italia non viene discussa. | Il 3 novembre l'Austro-ungheria firma la resa all'Italia: era stata fiaccata, assieme alla Germania((Che aveva solo vinto contro l'Italia)) dalla controffensiva dell'intesa dopo l'entrata in guerra degli USA. Le questioni importanti vengono discusse nel 1919 a Versailles, dove l'Italia viene marginalmente considerata. |